Inflazione


 Inflazione, significa, secondo dati ufficiali, che molti prezzi salgono del quasi 7%, con punte anche più alte. Sempre secondo notizie ufficiali, non si vedeva dal 1986. Alla faccia dei geni finanziari ed economici che, nel 2022, governano (si fa per dire) Europa e Italia!

Governano, si fa per dire: nei fatti, lasciano le briglie sul collo alle sedicenti leggi economiche. Ovvero, come insegna il Vico, “natura delle cose è il loro nascimento”: la mattina dopo l’entrata in circolazione dell’euro, mille lire, le quali, se l’aritmetica ha una sua dignità, dovevano diventare € 0,52, divennero invece € 1,0, cioè lire 1936,27. Ovvero, un aumento del 95%. Per questo è l’euro la causa delle difficoltà economiche, perché non è stato tenuto sotto un minimo di controllo; altrimenti, sarebbe solo un’unità contabile di carta, mica un fiorino d’oro!

 Come dal 2001, nessuno, nel 2022, regola i prezzi; e oggi all’anarchia si aggiungono le due scuse di qualsiasi cosa giusta o ingiusta: la pandemia e la guerra. Così si verifica una catena di aumenti, dai grandi produttori ai trasportatori al dettaglio… e state bene attenti a cosa comprate, perché accade anche che la merce X magari costi come prima 1,0, però non pesi più 100 grammi ma 80, quindi c’è un aumento del 20%.

 A parte l’evidente dolo: dolo sì, però legalizzato.

 Premesso dunque che dell’inflazione hanno colpa i governi dell’Europa e dell’Italia, l’inflazione è però un fenomeno quasi automatico, in regime di libero mercato e per effetto di un’economia sbagliata, che produce troppo alcune cose, spesso ninnoli, e altre cose poco, e proprio quelle necessarie.

 Per esempio, cosa produce la nostra amata Calabria? Stendo un velo pietoso.

Bisogna dunque produrre; se i beni esistono, i prezzi si regolano da soli. Se no, è solo economia drogata.

Ulderico Nisticò