Iniziative dell’associazione Meter per la “Giornata dei Bambini”


giornata bambini vittimeIn occasione della ventesimaGiornata dei Bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia” l’associazione Meter ha organizzato una serie di iniziative.

I volontari di tutta Italia, con indosso una maglietta e un cappellino gialli, si daranno appuntamento il primo maggio a Roma, in Piazza San Pietro, per partecipare alla recita del Regina coeli con il pontefice.

Quest’ anno il leit motiv della giornata sarà “Fanciulli, alzatevi”, un messaggio di incoraggiamento e di solidarietà a milioni di bambini vittime di sfruttamento e violenza, psicologica, fisica e sessuale. L’ associazione di Don Fortunato di Noto, che nel 1995 ideò la manifestazione, non è mai venuta meno a questo appuntamento.

Ogni giorno, Meter rende pubblico un breve messaggio, inviato da vescovi, giornalisti e personaggi pubblici, “a riprova- scrive Don Fortunato- che insieme possiamo sconfiggere questa schiavitù sessuale della pedofilia, che milioni di bambini nel mondo subiscono, sotto gli occhi di tutti”.

Compreso un recente appello di Papa Francesco: “Purtroppo, non vogliamo più piangere- scrive il Santo Padre- Restiamo indifferenti di fronte al male presente nel mondo, che coinvolge soprattutto i più piccoli, deboli, fragili ed afflitti. Privi d’indignazione di fronte al rifiuto che molti oppongono alla vita, freniamo le nostre lacrime prima che Lui possa arrivare ai nostri cuori e impregnarli d’Amore. Non sappiamo più piangere perché, forse, non siamo più in grado di asciugarci le lacrime. Le nostre fragilità ci rendono deboli e le nostre paure impermeabili alle lacrime e al grido di dolore dei bambini. Pronti a lagnarci per ogni minima difficoltà che può toccare interessi privati e a commuoverci per le nobili cause di animalisti e ambientalisti, non vogliamo più piangere per le profonde ingiustizie di cui sono regolarmente vittime milioni di bambini in tutto il mondo. Un’indicibile tragedia, sotto i nostri occhi che non sembrano piangere più, indifferenti e narcotizzati di insensibilità”.

FOTO PEDOFILIA«Quando si parla di pedofila nel clero –scrive Di Noto in una nota– tutti si riempiono la bocca dicendo e sparlando della chiesa e del loro operato.Non che io ammetta la pedofila da parte dei preti,anzi la condanno,.ma quando si parla di dover fare qualcosa per combattere questo crimine tutti zitti tutti fermi, .alimentando la complicità di questo male. Perché nasce e muore nel silenzio. Se poi ci sono in ballo ambizioni personali allora si usano strategie per emergere usando lo sforzo di chi ha sposato la causa degli ultimi, degli sfruttati nel corpo e nell’anima. Spero che nasca una sana coscienza- conclude-.per umanizzare la disumanita’..ed entrare nelle ferite di chi soffre di questo dolore che e’ l’abuso- Non restiamo in silenzio. La pedofilia, la pedopornografia, gli abusi sessuali sui bambini non hanno bisogno di silenzio e di facce coperte di imbarazzo e vergogna. Chi si deve vergognare sono coloro che hanno violati i piccoli non le vittime”.

Don Fortunato Di Noto è pioniere nella lotta alla pedofilia e fondatore di Meter, presente in tutta Italia con diversi sportelli.  Nel dicembre 2013 è stata inaugurata “Casa Meter”, una casa di Accoglienza per minori in difficoltà. Si tratta di una struttura complessa che si propone di offrire un aiuto concreto all’infanzia, tutelando i diritti dei minori, soprattutto di quei bambini la cui innocenza è stata violata. Nel febbraio 2014, anche a Lamezia è nata una sede dell’ associazione Meter Onlus, presso l’ istituto scolastico “T. M. Fusco”, la cui  responsabile  è Suor Maria Teresa Porrello.

Don Fortunato Di Noto si è avvicinato al dramma della pedofilia nel 1995, in seguito ad alcuni eventi accaduti nella sua parrocchia di Avola, tra cui il tentato omicidio di una bambina di undici anni e il suicidio di un ragazzo quattordicenne, entrambi vittime di violenze.  Si è fatto promotore di diverse iniziative tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell’Indifferenza e la Moratoria Internazionale contro la Pedofilia.

A partire dal 1997 ha iniziato una costante attività di controllo sulla diffusione di materiale pedopornografico su Internet, in collaborazione con la polizia postale. Negli ultimi dieci anni, il sacerdote ha accolto 987 vittime e segnalato 107 mila siti pedofili. Ha avviato indagini nazionali e internazionali, che hanno portato a numerosi arresti. Si è costituito parte civile nei processi e ha sostenuto proposte di legge sia nel Parlamento italiano che in quello europeo. Un impegno forte e continuo dalla parte dei più deboli, sostenuto anche da rappresentanti delle istituzioni.


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