Italy Day – Il raduno di chi si chiama Italo e Italia. Dove? … nell’istmo della Prima Italia tra Lamezia e Catanzaro


L’Università delle Generazioni di Badolato (CZ), viste le esperienze elargite dalla Storia, ritiene che un popolo che non si dà da fare adeguatamente vuol dire che è sazio, pigro o incosciente. Sazio perché non ha bisogno di altro per vivere e per significare nello stare al mondo; pigro perché non ha stimoli dalla sua classe dirigente; incosciente perché non è cosciente delle risorse (pure nascoste) che possiede.

Applicate tali deduzioni (anche sociologiche) all’intera Calabria e, in particolare, alle popolazioni dell’Istmo di Catanzaro – Lamezia e a tutta la provincia, dovremmo cercare tutti, aiutandoci a vicenda, di fare un “inventario” delle risorse che il nostro territorio ha.

E tra le risorse che hanno l’Istmo, la Provincia catanzarese e la Calabria nel suo complesso, c’è la preziosità di aver dato (ben 3500 anni fa) il nome “Italia” poi estesosi nei secoli a tutta la Penisola (isole comprese) e allo Stato, oggi Repubblica. Con i precedenti interventi, l’associazione badolatese fin dal 1983 si batte per la valorizzazione della cosiddetta “Prima Italia” ed ha esultato per il “fatto” che finalmente ci sia stato un Ente pubblico (in questo caso il Comune di Squillace) che ha istituito un “Centro Studi e Ricerche per la Prima Italia”. E’ un primo risultato che dovrebbe indurre altre Istituzioni ad attivarsi per mettere a frutto questa e tante altre attinenti risorse.

Una di queste risorse potrebbe essere un “Italy Day” cioé tutta una serie di iniziative, da realizzare sotto un’unica regìa istituzionale e marchio internazionale, per attrarre turismo ed investimenti socio-economici di alto e qualificato livello (pure da calabresi emigrati) e tali che diano nuovi e numerosi posti di lavoro e una visibilità globale per tutta la nostra regione, non solo per l’Istmo.

Nell’àmbito dell’Italy Day ci sarebbe il “Raduno di tutti coloro che si chiamano Italo o Italia” (e non soltanto nomi di persone ma anche di società). Secondo alcune stime pare che risiedano su suolo italiano ben 27.621 donne che hanno nome “Italia” mentre tante altre persone hanno cognome Italia e un numero alto e ancora imprecisato sono gli “Italo”. Bisognerebbe aggiungere coloro i quali hanno gli stessi nomi ma sono residenti all’estero. Inoltre, tale “Italy Day” potrebbe contenere tanti e tali raduni o altre realizzazioni da far lavorare per l’intero anno le nostre zone.

Si pensi ad esempio alle sole esposizioni promozionali delle società industriali e commerciali che si denominano “Italo” (a cominciare dal treno ad alta velocità). Ma già il raduno dei nomi di persona Italo e Italia sarebbe un buon inizio, una prova di fattibilità, visto e considerato che ci sono già state, con tale paradigma, in varie parti d’Italia fin dal 2003 esperienze di successo con buone ricadute socio-economiche e promozionali sui territori. Pare che Sant’Italo ricorre il 19 agosto, ovvero un periodo ottimo per far partecipare nell’Istmo un maggior numero di persone!