La Calabria in un articolo di VanityFair!


La Calabria è bellissima ma per ora lo sanno soprattutto i Calabresi.
Per partire per la Calabria ho cercato informazioni online e offline, articoli, guide, consigli. E ho trovato davvero poco oltre le solite cose. Vai a Tropea, mangia la ‘nduja, Isola di Capo Rizzuto e Capo Vaticano.

Qualche spiaggia e poco altro: non c’è letteratura e questo è solo un indice del fatto che la Calabria è l’ultima regione italiana ad dover essere ancora scoperta dal turismo di massa. Per fortuna, perché si può ancora evitare di distruggerla, evitando gli errori altrui.

Tutti si riversano in Salento o in Sicilia alla volta di mete più battute (per poi cercare gli indirizzi più autentici in posti che di autentico hanno oramai poco). La Calabria invece no, per ragioni storiche ed economiche è rimasta tagliata fuori dalle esperienze da Instagram, dalla riscoperta degli stilisti, dai vip, dagli hotel di lusso e dalle catene internazionali.

È la meta di campani e pugliesi che «scappano» dalle loro coste affollate, di calabresi di ritorno a casa per le ferie, di camperisti e campeggiatori, di famiglie che si chiudono nei villaggi.

Ma comunque di molta meno gente che nel resto del Sud: è quindi la destinazione perfetta per chi non vuole sentirsi un turista.

Qui si può andare dal mare alla montagna nello stesso pomeriggio e cambiare anche di mare nel giro di un’ora, ma soprattutto ci si può immergere nella realtà locale, con le sue contraddizioni e il fatto di non essere una meta organizzata.

La Calabria è bellissima, all’estero lo hanno già capito infatti è stata iscritta dal Time nella List of the world’s 50 greatest places of 2022. L’articolo completo su vanityfair.it