La canapa calabrese a sostegno del sistema immunitario


Più spesso di quanto si dovrebbe, capita di associare subito la canapa a droga e criminalità, associazione che solo in parte è vera, come nel caso di piantagioni non autorizzate. La realtà è che questa pianta rappresenta una grande innovazione e un’opportunità da non lasciar sfuggire per la Calabria, sia per la coltivazione per un uso industriale che anche per il settore farmaceutico e nel mondo degli integratori.

Il settore è fortemente attivo e in via di sviluppo sul territorio calabrese, come già visto lo scorso anno con il documentario “Sono una cima” realizzato dall’Associazione “Le Cime”: un gruppo di giovani calabresi riuniti per diffondere la cultura sulla Cannabis in regione, anche come opportunità economica e di lavoro per giovani meridionali. Le coltivazioni di canapa è utilizzata per uso industriale, sfruttando le sue forti fibre (principalmente per la produzione tessile e di corde o vele nautiche), così come per uso terapeutico, con l’impiego negli integratori o nei farmaci prescrivibili dal Sistema Sanitario Nazionale.

Proprio per quanto riguarda i benefici per la salute, la scienza si è concentrata sullo studio del CBD: si tratta del cannabidiolo, uno dei principi attivi contenuti nella pianta della canapa per natura. Viene usato per la sua efficacia nel trattamento di molti problemi di salute quali schizofrenia, convulsioni, ansia e stress, artrite reumatoide, fibromialgia. La sua dote principale è la capacità di ridurre il livello di infiammazione, motivo per cui il CBD è scientificamente riconosciuto come valida opzione di trattamento anche per il dolore cronico e le tensioni muscolari.

L’OMS lo ha da tempo riconosciuto come composto sicuro, tant’è vero che non ha effetti psicoattivi tipici della Cannabis per scopi ricreativi (come il THC). Agisce quindi naturalmente su una vasta gamma di disturbi che possono indebolire il nostro corpo o la nostra mente. Questo è il motivo per cui il CBD è sempre più apprezzato per le sue virtù e non smette mai di stupire.

Per andare oltre, il CBD svolge anche un ruolo importante nel corretto funzionamento del sistema immunitario. Il suo consumo regolare qualunque sia la sua forma (tisana, cibo, integratore alimentare, olio …), porta molteplici benefici agendo su una moltitudine di fattori che hanno un impatto diretto o indiretto sul nostro sistema immunitario.

In contatto con i nostri recettori naturali chiamati “endocannabinoidi”, il CBD ha un effetto regolatorio sul sistema immunitario. Se il nostro corpo non produce abbastanza cannabinoidi, il CBD può colmare questa lacuna agendo sui sintomi delle patologie menzionate e sui processi ossidativi che costituiscono un forte stress per l’organismo.

L’assunzione di capsule di CBD, ad esempio, permette di godere dei vantaggi dell’effetto “entourage” per mezzo della combinazione dell’olio di cannabidiolo con altre sostanze (che possono essere altri oli come l’olio di cumino nero o l’olio di semi di canapa, ma anche altri cannabinoidi) per essere più efficace e utile. Tutto in un unico preparato.

Quindi sembra che le sostanze interagiscano tra loro e si rafforzino a vicenda. Pertanto, è ovviamente consigliabile utilizzare estratti a spettro completo di olio di CBD per ottenere il miglior effetto possibile.