La mafia, Badolato, e dietro front


 Premessa 01: io non faccio il giudice né di professione né dilettante; e lascio che la Giustizia segua il suo corso.

Premessa 02: con l’eccezione di non più di un paio di persone, ho interrotto ogni rapporto con Badolato; non domandatemi il perché, in quanto non lo so nemmeno io. Se mai, chiedetelo ai beneficati gratis e ingrati.

Premessa 03: racconto i fatti.

E i fatti sono l’incriminazione di mezzo paese, incluso il sindaco, e lo scioglimento per dimissioni del consiglio; con iniziale ideona di tornare a votare il 26 maggio (manco due mesi!), poi sostituita con un bel rinvio di mesi 18, di fatto 24: se ne riparla nella primavera del 2027.

I fatti sono che oggi, 5 luglio, leggiamo “annullata la sentenza”. Ripeto che non faccio il giudice, tanto meno di Cassazione, quindi non so, e nemmeno voglio sapere chi è innocente e chi è colpevole e di che. Devo costatare che il paese di Badolato è stato sconvolto nella sua vita politica, ed è sotto gestione commissariale da qui a due anni. Ora leggiamo che “non emerge il voto di scambio col clan”.

Badolato non è l’ultimo dei paesi, in Calabria, e per storia e per turismo, e, lo dico al netto delle mie personali antipatie, per cultura. Ebbene, tutta Italia ha saputo che vi domina, anzi amministra il “clan”, cioè la mafia. Oggi si leggono notizie diverse. E io, che di Calabria qualcosa so, e che amo la mia terra, vorrei avere le idee chiare.

Portiamoci per un momento a San Luca, dove non si vota perché nessuno si candida, e nessuno si candida perché tutti hanno un parente in X grado, e certe volte basta e avanza per finire in galera il giorno dopo delle elezioni.

Dove voglio arrivare? Che la mafia (‘ndrangheta) è una realtà tragica, e perciò seria, e non va ridotta a pranzi e cene, magari badando bene a versare il vino con la mano giusta, e a non brindare con acqua, e chiamandosi “saggiu mastru” tra una soppressata e l’altra; tutta roba da comizietti e temini in classe, e film di pessima qualità. Non ci serve sociologia della domenica, segue cena e cittadinanza onoraria. Per oggi, basta questo.

E ora, a Badolato? La sentenza della Cassazione che conseguenze avrà? Volutamente mi fermo, in attesa di una risposta da chi di competenza. Subito, per favore.

Ulderico Nisticò