La musica incontra il cinema con Manuel Agnelli al Magna Graecia Film Festival


“Un festival come questo fa scoprire al pubblico cose che magari non si aspetta, unendo generi diversi, come la musica e il cinema, e alimentando le curiosità delle persone”. Così Manuel Agnelli ha parlato dal palco dell’Arena Porto di Catanzaro in occasione della seconda serata del Magna Graecia Film Festival. Lo storico frontman degli Afterhours, anche giudice di X Factor, quest’anno ha vinto il Nastro D’Argento e il David di Donatello con la canzone “La profondità degli abissi”, scritta per il Diabolik dei fratelli Manetti.

“Il cinema rappresenta il mondo della musica in maniera molto creativa ed efficace e lo riporta ad una contemporaneità che aveva perso, facendo sì che la gente possa riconoscersi”, ha commentato sul palco nel corso del talk condotto da Carolina Di Domenico. Da grande appassionato della civiltà egizia, Agnelli ha anche curato il doppiaggio del documentario “Tutankhamon. L’ultima mostra”, in programma stasera alle 19 al Supercinema, con la presentazione dell’egittologo più famoso al mondo, Zahi Awass. Lo stesso, ringraziando l’ideatore del Festival, Gianvito Casadonte, per l’accoglienza ricevuta, ha consegnato la colonna d’oro a Manuel Agnelli “per tutto ciò che ha fatto nella musica”.

La scaletta della serata ha visto la proiezione del film “Freaks out” di Gabriele Mainetti, presentata per l’occasione dalla madrina del MGFF Beatrice Grannò. Ospite la giovane attrice Aurora Giovinazzo e lo sceneggiatore Nicola Guaglianone che ha definito il film come “una storia di personaggi unici che trasformano le paure nel loro super potere”.

Prima ancora, sul palco è salito anche Marco Bonini che, nel pomeriggio al Complesso San Giovanni, ha presentato il suo libro “L’arte dell’esperienza” raccontando “la responsabilità che un attore ha nei confronti del pubblico”. A salutare il pubblico anche il presidente di giuria opere prime e seconde italiane, Pietro Marcello, insieme alla collega Maria Sole Tognazzi.

Spazio anche al sociale con gli interventi di Antonio Lissoni e Generoso Scicchitano, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’AIFO – Associazione italiana amici di Raoul Follerea. Casadonte è tornato, inoltre, sul palco per presentare “un’eccellenza della medicina italiana”, il catanzarese Giovanni Scambia, premiato con la colonna d’oro dall’ex calciatore Massimo Mauro.

Nel pomeriggio, il calendario delle masterclass ha riservato un incontro speciale, nel chiostro del San Giovanni, con l’attore di origini calabresi Marco Leonardi, il quale ha ripercorso le tappe della sua carriera, dopo aver spiccato il volo nei panni del giovane Totò di “Nuovo Cinema Paradiso”.

L’ultimo impegno l’ha visto nel cast del nuovo film di Abel Ferrara, ispirato alla storia di Padre Pio, che sarà presentato alla prossima Mostra di Venezia: “I film belli sono quelli di cui si parla e che si ricordano ancora a distanza di anni. E sono sicuro che la pellicola su Padre Pio sarà uno di quei film”.

In serata, nella stessa location, la regista Silvana Costa ha presentato il documentario “Non sono mai tornata indietro” che racconta la storia di Iolanda Pascale, una delle ultime testimoni di un’usanza arcaica e impietosa: la cessione di bambine provenienti da famiglie contadine povere a famiglie benestanti, affinché venissero vestite e sfamate in cambio del loro lavoro in casa o in campagna. La proiezione, interrotta a causa di un motivo tecnico dovuto alla pioggia, sarà recuperata domani martedì 2 agosto alle ore 21.