La ’Ndrangheta e il business del gioco


La ’Ndrangheta è ormai la più potente e ricca organizzazione criminale del mondo. Le cosche calabresi hanno saputo costruire negli anni un vero e proprio impero del crimine, che oggi ha superato per estensione e pervasività la mafia siciliana ed è presente in tutti e cinque continenti, dal Canada al Sud America, dalla Russia all’Australia, oltre ovviamente all’Europa.

Il giro d’affari annuale della ‘Ndrangheta è superiore a quello di due multinazionali come MacDonald’s e Deutsche Bank messe insieme. Grazie agli accordi con i produttori colombiani e messicani, l’organizzazione ha l’egemonia mondiale del traffico di cocaina, il business illegale più profittevole al mondo, ma ovviamente è presente anche in altri settori, molti dei quali legali.

Uno dei segreti della potenza della ‘Ndrangheta è infatti proprio la capacità di penetrare nell’economia “pulita” e stabilire relazioni con i rappresentanti delle istituzioni e dello Stato, limitando al minimo le modalità violente e gli omicidi. Oggi la ‘Ndrangheta è saldamente presente nell’edilizia, nella ristorazione, nella finanza, nella sanità e anche in un business più recente, ma non per questo meno importante: il gioco online.

L’impero del gioco controllato dalle ‘ndrine

Fin dall’arrivo del gioco online non regolamentato in Italia, alla metà degli anni duemila, la ‘Ndrangheta ha capito che il potenziale delle poker fiches erano enormi e non si è fatta scappare l’opportunità di entrare nel settore del gioco d’azzardo. Nel giro di pochi anni è arrivata a dominarlo da Nord a Sud e acquisisce ulteriore potere in concomitanza con la liberalizzazione del gioco online nel 2011.

Per cercare di arginare il fenomeno, lo Stato ha cercato di stabilire delle regole che garantissero la legalità e tutelassero i giocatori, soprattutto se minori o affetti da ludopatia. La certificazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AAMS o ADM) garantisce che una piattaforma sia legale e del tutto autorizzata ad operare in Italia, In questo modo, non solo si annulla il rischio di truffe o mancata riscossione delle vincite, ma si aiuta anche a contrastare il gioco illegale controllato dalle organizzazioni criminali come la ‘Ndrangheta.

Nel corso degli ultimi dieci anni ci sono state decine di inchieste da parte della magistratura, da nord a sud, che hanno portato alla luce un sistema collaudato, con cui i clan riciclano miliardi di euro sia in Italia che all’estero. Le stime risalenti a qualche anno fa, e approssimate per difetto, parlano di guadagni superiori a 5 miliardi di euro per il crimine organizzato grazie al gioco online illegale.

Slot manomesse

Le più recenti inchieste sugli affari della ‘Ndrangheta nel settore del gioco d’azzardo illegale hanno messo in luce le modalità operative dell’organizzazione, ormai ramificata in tutta Italia.

Grazie ai collaboratori di giustizia, sappiamo le modalità con cui viene gestito il gioco illegale. Per quanto riguarda le slot machine, i criminali utilizzano delle schede che vengono taroccate, dette in gergo “Black Monkey”. In particolare, sono principalmente due i modi con cui può avvenire la manomissione:

  • il primo utilizza un meccanismo grazie al quale solo una parte dei soldi giocati risulterà all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma dal momento che quest’ultima può vedere che alcune schede hanno uno scarso volume di gioco, è molto alto il rischio di un controllo da parte dell’autorità.
  • il secondo modo è più raffinato e ha come vittime principali i giocatori: ai Monopoli risulterà il dato corretto delle vincite, ma una parte di queste non verrà visualizzata al giocatore. In altre parole, le vincite vengono contabilizzate, ma non erogate, truffando in questo modo l’ignaro giocatore.

Giochi illegali

Un’altra attività emersa dalle inchieste recenti è quella riguardante le macchine da installare nei locali pubblici con finalità diverse da quelle con cui sono pubblicizzate. Ad esempio, delle macchine totem con un programma di shopping online possono in realtà celare un casinò estero online, ovviamente  illegale, con vincite in denaro. Il collaboratore di giustizia Nicola Femia ha confermato di aver installato circa 600 totem a noleggio di questo tipo in tutto il sud Italia negli anni 2012-2013.

Un meccanismo simile era utilizzato anche su alcuni videogiochi da bar venduti in gran numero dall’organizzazione su tutto il territorio: digitando un codice segreto diventavano delle slot machine illegali. Spesso i gestori dei locali sapevano del “trucco”, ma avevano un atteggiamento compiacente.

La consapevolezza è la chiave per il gioco sicuro

La penetrazione della ‘Ndrangheta nel sistema gambling italiano, sia online sia nelle sale gioco, è sicuramente un aspetto preoccupante e purtroppo una realtà da tenere in considerazione. Anche per questo, la scelta della giusta piattaforma è uno degli aspetti principali a cui fare attenzione per divertirsi con il gioco online in modo consapevole e sicuro.