La qualità della vita non sono i soldi


vita2 Crotone ultima, ma anche le altre località della Calabria stanno malissimo, con la sola eccezione di Cosenza, che migliora ma è al 77mo posto pure lei. Non stiamo parlando di soldi, ma di un concetto complesso e plurifattoriale: la qualità della vita. La qualità della vita non si misura a denari.

 Esempio: se un cittadino di Crotone possiede una Ferrari, è ricco, ha i soldi; se deve andare a Petilia Policastro, come me sabato scorso senza Ferrari, impiegherebbe con la Ferrari lo stesso mio tempo, e gli si sgonfierebbe la gomma sopra una buca come a me, perché le strade provinciali sono tali che definirle apocalittiche è un complimento.  Il cittadino di Crotone in Ferrari sarebbe perciò ricco ma con triste qualità della vita. Non so se l’esempio vi basta. Se no, pensiamo alla 106 o, guarda un po’, all’aeroporto di Crotone.

 Non è un esempio fittizio o fantasioso: Crotone è piazzata discretamente quanto a “tenore di vita”, cioè soldi e non male quanto a “criminalità”; e malissimo negli altri parametri, i quali sono: “affari e lavoro; ambiente; disagio sociale e personale; popolazione; servizi finanziari e scolastici; sistema salute; tempo libero”. Ovvero, il ricco proprietario della Ferrari di cui sopra sta bene (tenore di vita), teme pochissimo di essere rapinato (“criminalità”), bensì, a parte le strade, muore di noia (“tempo libero”), e, se si ammala, subito a Milano. Subito, si fa per dire: come consentono aerei e treni!

 La qualità della vita di un cittadino di Soverato che voglia andare al cinema e non può farlo perché è chiuso a lucchetti, e, Grillo a parte, quanto al Teatro comunale siamo alle promesse (in qualche caso, minacce!) e alle ragnatele, e magari potrebbe pagarsi il biglietto, è tale che egli può dirsi benestante a soldi, ma costretto ad andare altrove o fare a meno di teatro e cinema. Lo stesso per una signora ricca e ingioiellata che desideri percorrere i marciapiede del corso Umberto con un passeggino, e debba saltellare ora sopra ora sotto… Vi va bene, come esempio?

 E la socialità? La socialità non si misura in euro: non costa niente, è incontrarsi, parlare, litigare, salutarsi e incontrarsi il giorno dopo. È uscire di casa volentieri sapendo che qualcuno c’è. È proprio la socialità che in Calabria è andata a ramengo. Si può essere anche Paperoni e soli, come infatti solo è Paperone.

 Ma i soldi… Ebbene, tutti sappiamo che la Regione Calabria riceve un mare di denaro dallo Stato e dall’Europa e non li sa spendere, e tornano indietro. Ergo, i soldi ci sono, ma la Regione non li spende per migliorare la qualità della vita.

 Cattiva classe politica, mediocrissima e tediosissima classe intellettuale d’istruzione scolastica, depressione insegnata a scuola come un valore invece di quello che è, una malattia anche fisica: ecco cosa abbassa il tenore di vita.

 E tutte le soddisfazioni che riesce a darci il Crotone è qualche estemporaneo pareggio in casa.

Ulderico Nisticò


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