La Radice di Badolato pubblica il volume Conoscere il Calabrese


“Conoscere il Calabrese” è il titolo del nuovo volume del glottologo Michele De Luca (nato a Roma; sua madre era romana, suo padre calabrese di Parghelia). Il lungo sottotitolo chiarisce che si tratta di una “Grammatica e sintassi per imparare a scrivere i dialetti calabresi”. Pubblicato dall’Associazione Culturale “La Radice” di Badolato, il volume di De Luca fa parte di un vero e proprio percorso culturale capace d’offrire al lettore un insegnamento graduale sui dialetti calabresi, in modo che una volta fatta propria la lezione di base, egli possa inoltrarsi in argomentazioni più impegnative. Uno scritto questo di Michele De Luca ad un primo approccio complesso e difficile, ma in realtà sintetico, centrato sulle argomentazioni significative, personalizzabile.

De Luca lascia al lettore la possibilità di valutare l’applicazione delle “regole”, in base al grado di conoscenza che ha del proprio dialetto. Ogni dialetto ha una propria grammatica e sintassi, con le dovute eccezioni. Per scrivere e trascrivere il dialetto bisogna attenersi ad alcune indicazioni, quelle che, nella didattica delle lingue, sono chiamate regole grammaticali. Come racconta lo stesso autore “la trascrizione basata esclusivamente sull’impressione acustica non è quasi mai scientifica.

Essa deve avvalersi, oltre che della conoscenza delle regole, anche di una buona audizione e di una rigorosa indagine dell’articolazione dei suoni, in modo da cogliere i fenomeni simili tra loro”. Il direttore del periodico culturale “La Radice”, Vincenzo Squillacioti, attento studioso e profondo conoscitore di fatti, storie e culture calabresi, ha inteso sposare l’idea di pubblicare e distribuire il volume di Michele De Luca. Squillacioti, sin da ragazzo, è un vero e proprio punto di riferimento “culturale” di tutto ciò che riguarda il passato, appassionato studioso di storia e storie di Calabria, veniva contattato da coetanei e adulti che chiedevano, di volta in volta, come si scrivessero i vari termini dialettali che “quando si pronunciavano era facile, ma quando si andavano a trascrivere… era tutta un’altra storia”.

Negli anni successivi anche in Squillacioti è cresciuto l’interesse e l’amore per la lingua dei padri, il proprio dialetto, e specialmente dopo aver sentito di Gerhard Rohlfs, questo misterioso studioso che sapeva parlare calabrese, un professore tedesco che per ben sessantadue anni è andato girando, in lungo e largo, la nostra regione per i suoi scavi linguistici. Dall’incontro di Vincenzo Squillacioti con Michele De Luca nasce, da alcuni anni, una preziosa collaborazione, un vero e proprio scambio culturale che si concretizza con il volume “Conoscere il Calabrese”, diffuso da “La Radice” in ambito locale, regionale, nazionale ed anche internazionale nelle tante comunità di calabresi all’estero.

Franco Vallone


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