La Salute di tutti prima della difesa delle posizioni politiche


La situazione relativa al Coronavirus in Calabria, per grandi linee, sta reggendo, tanto che il governatore della Regione, Jole Santelli, nei giorni scorsi ne ha ben evidenziato il dato sponsorizzandolo sulle reti nazionali di cui è stata ospite.

Giustissimo fregiarsi del risultato, ma il presidente dimentica che le vere sentinelle del territorio, in questa emergenza, siamo noi sindaci, insieme ai vigili urbani e alle forze dell’ordine, perché, di fatto ad oggi, i confini della Calabria, che dovrebbero essere chiusi, in realtà non sono neanche sottoposti ai controlli minimi previsti.

Dal 4 maggio, stiamo affrontando la cosiddetta fase 2 del COVID-19 gestendo i rientri con grande responsabilità e, purtroppo, oltre ai residenti che erano legittimati a far ritorno nella propria terra, si registrano anche fenomeni di clandestinità. Infatti, grazie all’attento lavoro di tutti noi e dei cittadini che collaborano fattivamente nell’attività di monitoraggio con le segnalazioni, qui a Santa Caterina dello Ionio siamo riusciti a contrastare quei “furbetti” che hanno omesso la registrazione sul portale della Regione o che hanno viaggiato di notte eludendo i protocolli previsti dalla legge.

Tutto questo è sfuggito, ahimè, alle istituzioni e al “presunto” controllo della Santelli che, in note trasmissioni, aveva promesso “chiuderò la Calabria e aprirò i bar” soltanto per mera propaganda politica.

A livello nazionale, è rimbalzata su tutti gli organi di stampa la notizia in merito all’accoglimento, da parte del TAR, del ricorso promosso dal Governo, che impugnava l’ordinanza del Presidente della giunta regionale poiché, nei fatti, anticipava la fase 2 rispetto ai termini fissati dal governo centrale. Come sindaco avevo già espresso le mie perplessità di fronte a riaperture preventive di bar e ristoranti definendo questa ordinanza “scellerata” ed irresponsabile. Dal canto suo, Santelli ha ignorato le preoccupazioni di tanti come me e ha pensato bene di difendersi dichiarando che la presa di posizione di alcuni sindaci fosse dettata dall’inadeguatezza dei luoghi delle rispettive cittadine.

Governatore, non è proprio così!
Se soltanto provasse ad interfacciarsi di più con noi, capirebbe che del mio stesso avviso sono molti altri colleghi (soltanto 54, pensi, sono della provincia di Catanzaro) e poi si renderebbe conto che questa nostra scelta di non uniformarci alla sua ordinanza, è determinata dal profondo senso di responsabilità che ci anima e soprattutto la stessa mira a tutelare la salute pubblica dei cittadini.

Invece, si assuma le sue responsabilità se la curva dei contagi dovesse riprendere il decollo registrando casi maggiormente nei posti di lavoro o se qualcuno dovesse rientrare in Calabria in modo clandestino per via dell’insufficiente attività di monitoraggio.

Pertanto, presidente, invece di ricorrere sempre alle trasmissioni televisive, la invito a mantenere la promessa, che aveva fatto e che avevo molto apprezzato, di incontrare periodicamente i sindaci, così da venire a contatto con le esigenze delle comunità e riuscire a dare risposte serie e concrete a tutto il territorio calabrese.
Si ricordi che la campagna elettorale è finita e c’è in ballo la salute di tutti!

Francesco Severino, sindaco di Santa Caterina dello Ionio