La Statale 106 “Jonica” in Calabria continua a mietere vittime, confermando la sua triste fama di “strada della morte”. Un’arteria fondamentale per la regione, ma allo stesso tempo un percorso disseminato di insidie, dove gli incidenti, spesso con esiti fatali, sono una drammatica costante.
I dati recenti parlano di un bollettino di guerra, con sinistri che si susseguono a ritmo serrato lungo l’intera dorsale ionica, dalla provincia di Reggio Calabria a quella di Cosenza, passando per Crotone e Catanzaro.
Solo negli ultimi mesi, la cronaca locale ha registrato un numero impressionante di incidenti gravi, molti dei quali mortali. Scontri frontali, tamponamenti, investimenti di pedoni e uscite di strada sono all’ordine del giorno, coinvolgendo auto, moto e mezzi pesanti.
Le vittime sono spesso giovani, a testimonianza di una vulnerabilità che attraversa tutte le fasce d’età.
Le Cause di una Tragedia Annunciata
Le ragioni di questa elevata incidentalità sono molteplici e complesse, ma convergenti in un quadro di evidente criticità infrastrutturale e, in alcuni casi, di comportamenti di guida imprudenti.
* Infrastruttura Obsoleta e Inadeguata: Gran parte della SS106, soprattutto nei tratti più vecchi, è caratterizzata da una configurazione inadeguata ai volumi di traffico attuali.
Carreggiate strette, curve a gomito, assenza di spartitraffico centrale, scarsa illuminazione e barriere di sicurezza insufficienti contribuiscono a creare un ambiente estremamente pericoloso. La strada attraversa spesso centri abitati e zone densamente popolate, con numerosi accessi e intersezioni a raso che aumentano il rischio di collisioni.
* Mancanza di Interventi Strutturali Completi: Sebbene siano in corso e siano stati completati alcuni tratti di ammodernamento, come il Terzo Megalotto tra Sibari e Roseto, gran parte dell’arteria rimane invariata.
La realizzazione “a macchia di leopardo” di nuovi tratti non risolve il problema complessivo, poiché il traffico si riversa inevitabilmente sui segmenti più vecchi e pericolosi. La carenza di un progetto organico e complessivo per l’ammodernamento dell’intera SS106 è una lacuna storica.
* Velocità Elevata e Distrazione: Nonostante i pericoli, non è raro riscontrare comportamenti di guida irresponsabili, come l’eccesso di velocità e la distrazione al volante (spesso dovuta all’uso del cellulare). La mancanza di controlli stringenti e di una diffusa cultura della sicurezza stradale aggrava ulteriormente la situazione.
* Condizioni Meteo Avverse: In diverse occasioni, le condizioni meteorologiche avverse, come piogge intense o nebbia, rendono ancora più precari alcuni tratti della Statale, contribuendo a sinistri gravi.
Soluzioni e Prospettive
La “Strada della Morte” è un grido d’allarme costante che le comunità locali, le associazioni di vittime (come “Basta Vittime sulla SS106”) e le istituzioni continuano a sollevare. Si invocano interventi urgenti e strutturali che vadano oltre la semplice “messa in sicurezza” di singoli chilometri.
* Completamento dei Megalotti e Nuovi Tratti: La realizzazione e il completamento dei “Megalotti”, con l’ampliamento a due carreggiate separate e la creazione di svincoli adeguati, è considerata la soluzione definitiva per alleggerire il carico di traffico e aumentare la sicurezza. Il Terzo Megalotto, con un avanzamento dei lavori che ha superato il 70%, promette di alleviare significativamente il tratto ionico cosentino e dovrebbe essere completato entro il 2027, con i primi 18 km operativi anche prima.
* Potenziamento dei Controlli: La Prefettura di Reggio Calabria ha avviato un Osservatorio per il coordinamento delle Polizie Locali, finalizzato al monitoraggio della velocità, una delle principali cause di sinistri. Saranno inoltre individuati i tratti dove autorizzare l’uso di dispositivi automatici di rilevazione della velocità.
* Manutenzione e Miglioramento della Segnaletica: Interventi costanti di manutenzione, il ripristino del manto stradale, l’installazione di guardrail più efficaci e il potenziamento della segnaletica orizzontale e verticale sono misure essenziali per ridurre i rischi immediati.
* Educazione Stradale: L’importanza dell’educazione stradale e della sensibilizzazione sui rischi legati a comportamenti scorretti alla guida non può essere sottovalutata.
La Statale 106 non è solo un’arteria viaria, ma lo specchio di un territorio che attende risposte concrete. Le promesse di una nuova “Jonica” si susseguono da anni, ma la Calabria non può più aspettare. Ogni incidente, ogni vittima, rappresenta una ferita profonda per la comunità e un monito ineludibile per le istituzioni: la sicurezza sulla SS106 è un diritto che non può più essere negato.