L’antenato spagnolo del blackjack, chiamato “veintiuna”, come protagonista delle opere di Cervantes.
La più antica forma di blackjack ha origini in Spagna: si tratta di un gioco di carte chiamato “veintiuna”, ossia “ventuno”, che viene menzionato nelle fonti storiche sin dalla metà del 1400. Il gioco venne menzionato da Miguel de Cervantes, scrittore passato alla storia per il “Don Chisciotte”, in un’altra opera meno famosa, intitolata “Rinconete e Cortadillo” e pubblicata nel 1613. Il titolo di quest’opera, parte delle “Novelle esemplari” dello scrittore seicentesco, viene talora tradotto anche come “La storia di Cantuccio e Taglierino”. La novella racconta la storia di due senzatetto che sfruttano la propria furbizia per trasformarsi in furfanti.
Un’altra variante del gioco “veintiuna”, chiamata “bone ace”, era diffusa in Inghilterra, e venne menzionata dallo scrittore Charles Cotton nel libro “The Compleat Gamester”, contenente istruzioni su come giocare ai giochi più diffusi all’epoca.
Nel 18esimo e 19esimo secolo, gli antenati del blackjack sbarcano nei casinò
L’ultimo Paese ad inventare una variante del gioco nato come “veintiuna” fu il Belgio, dove verso la fine del 1700, all’interno del prestigioso Spa Casino, si giocava a “trente-et-quarante”. Una particolarità di questo gioco è che il casinò stesso faceva da avversario contro i giocatori.
Ma il primo gioco ad avere tutte le regole del moderno blackjack si chiamava “vingt-un”. Nato in Francia ed amato da Napoleone Bonaparte, sbarcò ben presto in America, dove i casinò adottarono nuove regole per rendere il gioco più semplice e aumentare le probabilità di vincita di chi si accingeva a scommettere.
Per esempio, in America i giocatori potevano vedere una delle carte del dealer. Il gioco divenne popolare con il nome di “blackjack” perché si poteva ottenere un bonus con un fante nero, chiamato “black jack” in inglese.
I primi decenni del Novecento ed il Proibizionismo: come tutti i giochi da casinò, anche il blackjack diventa vietato. Ma per poco tempo…
All’inizio del 20esimo secolo, purtroppo, la popolarità del blackjack si arrestò perché il governo statunitense proibì il gioco. Nel periodo conosciuto come epoca del Proibizionismo, non solo l’attività dei bar, ma anche il gioco fu vietato dalla legge. Nel primo decennio del Novecento, la maggior parte dei giochi da casinò erano vietati in quasi tutti gli stati, ma nel 1919 la cosa divenne ufficiale: il 18esimo emendamento, cioè la legge del Proibizionismo, divenne legge, perché ratificato da tutti gli stati.
Negli anni ‘30, e più precisamente nel marzo 1931, avvenne la svolta: il Nevada decide di legalizzare il gioco per far fronte alla Grande Depressione avvenuta nel dopoguerra. Non è un caso che il cambiamento arrivò proprio nello stato che ospita Las Vegas, che si accingeva a diventare la capitale mondiale del divertimento.
Dopo l’elezione a presidente di Franklin D. Roosevelt, nel febbraio 1933, il Proibizionismo finisce ufficialmente: il 21esimo emendamento sostituisce il 18esimo per sempre. A piccoli passi, negli anni successivi quasi tutti gli stati legalizzarono alcune forme di giochi da casinò. Negli anni ‘70 e ‘80, poco per volta iniziarono ad apparire casinò anche in altri stati, oltre al Nevada.
L’ultima frontiera del blackjack: i casinò online
Nel mondo dei moderni casinò virtuali, il blackjack online è sicuramente una delle più grandi tendenze. Una telecamera riprende tutto ciò che avviene sul tavolo da gioco, e i giocatori possono interagire con il dealer tramite l’interfaccia del sito.
Il gioco online, infatti, è sicuramente il futuro del mondo dei casinò, dal momento che sul territorio italiano le case di gioco offline sono poche e quasi unicamente situate al nord.
Il primo step per iniziare a giocare a blackjack online è assicurarsi che la piattaforma prescelta abbia il marchio AAMS, ossia una regolare licenza per i giochi da casinò. Senza questo marchio, infatti, non si ha la sicurezza di compiere transazioni economiche sicure e di giocare in un ambiente dove le regole vengono rispettate.
Per chi non riesce a separarsi dallo smartphone, esistono anche app per il gioco online che consentono di giocare a blackjack in mobilità, ovunque ci si trovi.