La “straordinaria ordinarietà” del concerto dei Permessi retroattivi a Soverato


A metà dello spettacolo il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio, chiamato sul palco per esprimere un giudizio sul lavoro dei musicisti del gruppo, afferma che in Calabria c’è bisogno di una “straordinaria ordinarietà” per contrastare la malavita in ogni sua forma e, di certo, una forma del tutto originale quanto efficace l’hanno trovata i Permessi Retroattivi che, nel Teatro comunale di Soverato la sera del 28 Dicembre, hanno presentato il loro album d’esordio “Ti racconto”, tutto incentrato sulla denuncia alla mafia che impera nel Sud.

Un album prezioso perché il messaggio passa attraverso le parole di tre giovani che in questo Sud ci vivono ogni giorno e che forse, più di molti altri, riescono a comunicare con molti giovani che saranno alla base di una nuova società. E come il giudice Curcio, pare che l’importanza dell’evento l’abbia capita anche l’amministrazione comunale della città che ha messo a disposizione l’intero teatro al gruppo per potersi esibire.

Tra i brani dell’album presentati si è trovato spazio per cantare “Natale in giacca a vento”, il singolo della MvM Family che dà voce a tanti artisti soveratesi e non. Giovani, belli e anche bravi. Capaci di stare sul palco in maniera spontanea, regalando testi di estremo impegno sociale dietro motivi orecchiabili che già, fuori dalla sala, il pubblico canticchiava. Le esibizioni dei tre sono state supportate dalla musica di Vincenzo Maida, Alessandro Lemmo e Isidoro Ugo.

A condurre l’intera serata c’è stato un altro giovane, Antonio Tavella. Prezioso il contributo di Franco Procopio che, a fianco della voce del gruppo, ha recitato le parole della canzone “A caro prezzo”, rendendo il testo ancor più significativo in quell’incontro tra musica e parole. Che possa essere l’inizio di una “straordinaria ordinaria” carriera per questi tre ragazzi che hanno scelto di cantare della loro terra nella loro terra.

Floriana Ciccaglioni


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