La Terza Età e la lezione di Tonino Fiorita


 L’UNITER di Soverato, presidente Sina Montebello, ha celebrato il suo XXXI anno accademico: un vero primato, se in questi tre decenni ne è passata acqua sotto i ponti dell’Ancinale e del Beltrame, e ne sono nate e scomparse, di associazioni; e l’UNITER vive.

Come si fa? Se ogni natura delle cose è il suo nascimento (G. B. Vico), l’UNITER è nata così dai tempi di Grisafi e Iaria: per pura gratuità, e senza alcun interesse non dico di soldi ma nemmeno d’immagine e di vero o presunto prestigio.

E come ricordare meglio questi principi, se non richiamando la grande lezione di vita e di cultura di Tonino Fiorita? Egli fu socio dell’Università, presentandovi spesso i suoi libri e lavori; e sempre presente, come era sempre presente a qualsiasi altra attività di Soverato: Ex allievi, S. Martino, Madonna a mare, Scuola calcio, tifo organizzato, vita dei quartieri… e ogni occasione anche estemporanea di socialità.

Tonino ha lasciato molte pubblicazioni squisitamente soveratesi; e il Museo della scuola; e un possente patrimonio di documenti, che deve diventare di tutta la comunità.

Hanno testimoniato l’affetto ancora vivo per Tonino le tantissime persone accorse all’inaugurazione dell’UNITER, e che l’Università invita a continuare a seguirla. E a seguire la lezione di Fiorita, che può esprimersi con una sola parola: partecipare.

La cerimonia ha compreso un momento che a Tonino sarebbe certo piaciuto: uno stacchetto teatrale di Ulderico Nisticò, ottimamente interpretato da Giovannino Politi nella parte proprio di Fiorita, sceso un momento dal Cielo per dimostrare di essere ancora presente nella comunità di Soverato.

Come lo è!