L’Acquario di Soverato, specchio della Calabria


Paghiamo un Acquario Comunale che non solo non c’è, ma non ci fu mai. Non c’è, perché fu l’unico acquario della storia umana in cui i pesci morirono affogati; non ci fu mai, perché fu un vero miracolo se mai lo visitò qualcuno.

Un regalo di Mancini, sindaco bravissimo ad annunziare prodigi e a non cavare un ragno dal buco. E quando lo criticavi, ricorreva al più sleale dei metodi: la querela. E già, querelò me, e io finii in tribunale. Ahahahahah, immediatamente “prosciolto” da ogni accusa; e Mancini non solo non mi ha risarcito delle spese, ma nemmeno ha avuto la decenza di chiedermi scusa. Fortuna che è oggi fuori dalla cronaca cittadina.

Cosa c’è di peggio, politicamente parlando, di Alleanza Nazionale? Niente, manco l’invasione dei Saraceni!
A proposito, vi ricordate la conurbazione Soverato – Satriano, di cui restarono solo cene [di lavoro, ovvio] Mancini – Drosi?

Ma torniamo all’Acquario. La sua genesi fu in lunghe prediche lungomaresche, a colpi di “Ma tu non sai dell’Acquario di Genova… ”; come dire, Se anche noi facciamo un acquario, diventeremo una repubblica marinara con colonie nell’Egeo e nel Mar Nero; anche noi avremo Cristoforo Colombo e Andrea Doria… E giù promesse… no, certezze di milioni di turisti a vedere le marmore e le vope e le triglie. Quella roba c’era, come in una pescheria, solo che in pescheria i pesci sono morti, e all’Acquario vivi… finché anche loro non morirono d’alluvione!
Ecco perché l’Acquario di Soverato è lo specchio della Calabria. La nostra amata terra, sempre arretrata, e per colpa sua, e sempre un pochino furbetta, ogni tanto che fa di bello? Ma s’inventa una scorciatoia per superare un divario di secoli. Che ci vuole, a superare Genova? Bastano degli sgombri in vetrina!

Che ci vuole, a superare il porto di Genova? Basta un porto a Gioia Tauro, come va insegnando Soriero in giro per l’Italia. Poi ci sono 600 licenziati… ma sono bazzecole!
Vi ricordate quando, negli anni 1970, i politicanti calabri promettevano l’industrializzazione della Calabria? E via con SIR, Saline, Isotta Fraschini, palline da tennis, birre… migliaia di capannoni inaugurati e benedetti, e, ovviamente, vuoti; e che mai produssero altro che polvere.
Ci mancano Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso, Alfieri, Parini, Goldoni, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Carducci, Pascoli, d’Annunzio, Pirandello? Poco male: si piglia il primo romanziere piagnone antimafia segue cena, e lo si proclama, in quel di Africo, sommo scrittore meglio di Omero.

Fu da questa puerile e provincialotta mentalità che spuntò l’Acquario con i tonnetti e la cicinella. Ragazzi, per fare una repubblica marinara ci vuole la battaglia della Meloria, non basta una pescata con la sciabica!

Ulderico Nisticò


One thought on “L’Acquario di Soverato, specchio della Calabria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *