Lamezia Terme – Studenti pendolari nel caos


Lamezia-termeEsplode il caos sulla questione degli studenti pendolari. La nuova corsa di autobus delle 14,15, che era stata annunciata a partire dal primo ottobre come risolutiva del disagio, anziché risolvere il problema, ha peggiorato del tutto la situazione. Infatti, la Multiservizi non ha realmente attivato una nuova corsa in aggiunta a quelle già c’erano, come si pensava. Ha solamente posticipato la vecchia corsa della linea 5Bis, quella delle 13, 40.
La variazione della tabella oraria ha gettato letteralmente nel caos la popolazione studentesca. Infatti, mentre prima il problema del trasporto riguardava soltanto i ragazzi di Sant’ Eufemia, ora si è esteso a tutti i pendolari. Ciò è accaduto perché lo slittamento in avanti dell’ orario, non solo non ha risolto affatto il disagio degli alunni residenti a Sant’ Eufemia, che continuano comunque a non poter prendere il mezzo pubblico sempre stracolmo di utenti, ma ha creato problemi anche agli altri pendolari, i quali, ora, nei giorni in cui la campanella suona alle 13, 15, devono aspettare un’ ora per prendere il bus.
Una situazione paradossale, contro la quale il comitato dei genitori e i rappresentanti degli studenti hanno protestato presentandosi di persona alla Multiservizi, per esporre la questione ai responsabili del servizio trasporti.
E’ sempre più ingarbugliato, dunque, il problema degli studenti minorenni che abitano in quartieri lontani dal centro. Essi chiedono che venga tutelato il proprio diritto allo studio, soprattutto, il diritto di far ritorno a casa al termine delle lezioni.
“Tanto più- lamenta una mamma- che per questo abbiamo pagato un abbonamento di pullman, il cui costo, tra l’ altro, è aumentato del 150 per cento rispetto all’ anno scorso. Ma in cambio ci viene offerto un servizio parziale e inefficiente. Da alcuni giorni, mio figlio, per tornare a casa, sta prendendo il treno, il che comporta per noi un’ ulteriore spesa”.
Il disagio delle famiglie si protrae dalla metà di settembre, a causa della non compatibilità delle corse degli autobus cittadini con gli orari di uscita delle scuole. Nel tentativo di risolverlo, le mamme e i papà degli studenti pendolari, più che altro del Geometra e della Ragioneria, si sono organizzati in un comitato in difesa dei propri diritti.
Il malcontento è esploso, giorni fa, in un sit-in davanti al Palazzo di città, durante il quale numerosi genitori, armati di manifesti e striscioni, hanno protestato contro il problema del trasporto, contro il rincaro dei buoni mensa scolastici e degli abbonamenti autobus.
Dopo il recente incontro tra il comitato genitori e il sindaco Paolo Mascaro, le famiglie avevano ben sperato circa una possibile soluzione del problema. E la notizia della “nuova” corsa delle 14,15 aveva alimentato l’illusione in tal senso. “Così ci era stato annunciato- dice un papà- ma non potevamo certo immaginare che la nuova corsa fosse, in realtà, solo la vecchia corsa, spostata in avanti”.

Antonella Mongiardo


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