L’App Immuni si è fermata a Eboli. Lettera aperta al commissario Arcuri


Gentile Commissario all’Emergenza Covid Dott. Arcuri,
Mi pregio di scriverLe dalla lontana Calafrica, una nazione che si trova tra il Marocco e la Lombardia, per rappresentarLe cosa accade qua da noi e se magari può intervenire con il suo Governo per insegnare ai nostri governanti calafricani, quello che state facendo voi in Italia.

Nella città dove vivo e faccio politica, non so se l’ha mai sentita, si chiama Catanzaro, sollecitato da un po’ dei miei elettori concittadini, risultati positivi al Covid19 (non mi soffermo sul fatto che la ASC (Azienza Sanitaria Calafricana) di Catanzaro non raccoglie i rifiuti solidi urbani dei miei concittadini che pertanto sono costretti a fare delle discariche abusive e nauseabonde sui balconi… chi li ha i balconi… delle proprie abitazioni), ho telefonato al centralino unico della App Immuni, volevo provare a segnalare una eventuale mia positività e vedere ciò che accadeva.

Or bene Gentile Commissario, sa cosa mi hanno risposto? Che la Calafrica non ha aderito o comunque non comunica il CUN (Codice Unico Nazionale) ai positivi al Covid e dunque questi non possono comunicare e usare la App Immuni ufficialmente!!!

Qualcuno potrebbe restare basito, io da cittadino cosi lontano dalla sua bella Italia in cui lei abita ho stretto le spalle e mi sono limitato a ringraziare la gentile interlocutrice

Già! Cosa dovevo fare? La App Immuni non può funzionare in nazioni diverse, in continenti diversi e noi qua, nella Repubblica Calafricana, siamo troppo lontani da voi in Italia. Per dirla alla Carlo Levi “l’App Immuni si è fermata ad Eboli”

Volevo solo farle i complimenti per come gestite questa emergenza in Italia e dirLe che nel mondo a voi lontano detto Calafrica le cose vanno cosi: zero App Immuni la Calabria pardon la Calafrica non aderisce e dunque ….. tracciamento e precauzioni inesistenti! ZERO!
Grazie Commissario mi saluti la bella Italia.

Eugenio Riccio
Consigliere Comunale di Catanzaro