Riceviamo e pubblichiamo:
In quest’epoca che riecheggia l’era Trump, l’arroganza del potere, ostentata con sprezzante strafottenza, sembra non solo essere di moda, ma addirittura accettata e, a volte, persino applaudita.
Salvo poi doverne amaramente leccare le ferite. La storia si ripete, con i suoi cicli e ricicli, e non sempre ciò che ritorna è migliore di ciò che ha preceduto.
Anche ANAS non è immune da questo deplorevole atteggiamento. Ne abbiamo la prova lampante in questi giorni, dove, scendendo da Gagliato, ci si imbatte in assembramenti di persone, con la presenza massiccia, quasi minacciosa, delle forze dell’ordine, a un passo dall’assetto antisommossa ignare, di quanto segue.
La curiosità è subito desta, e la risposta non tarda ad arrivare: ANAS sta prendendo possesso dei terreni e degli immobili coinvolti nel progetto della famigerata superstrada delle Serre.
Ma dove risiedono, vi chiederete, questa arroganza e questa strafottenza? Non era forse stato tutto sospeso dal TAR in seguito al ricorso presentato da un gruppo di cittadini, tra cui il sottoscritto? Ebbene sì, la risposta è affermativa. Ma fare orecchie da mercante, ignorare deliberatamente la realtà, è il marchio distintivo di chi agisce con arroganza e strafottenza.
Ho già affrontato questo tema innumerevoli volte (si veda ad esempio il mio articolo del 18 ottobre scorso su Soverato Web), chiarendo con dovizia di particolari che, pur avendo presentato ricorso contro i provvedimenti di esproprio, siamo fermamente favorevoli alla realizzazione di una strada degna di questo nome.
Ciò che non possiamo assolutamente tollerare è che, a fronte di un progetto del 2012 che non intaccava uliveti di pregio, immobili e attività commerciali, si sia optato per questo scellerato progetto attuale, che devasta il territorio da un punto di vista ambientale ed economico, gettando nello sconforto intere comunità. (Rimando ancora una volta al mio articolo citato per una disamina dettagliata).
Resta un mistero, un vero e proprio atto di prepotenza, su quale base ANAS continui a presidiare i terreni, prendendone possesso con l’inganno, nonostante la sospensiva del TAR di Catanzaro e con una udienza rinviata al prossimo 13 marzo, peraltro su specifica richiesta della stessa ANAS!
Nel frattempo, tutto avrebbe dovuto essere sospeso, non solo per le proprietà dei ricorrenti. Il progetto è un’entità unica e va considerato nella sua interezza. Proseguire a macchia di leopardo è un’assurdità, un vero e proprio oltraggio alla logica.
Non c’è alcuna ragione valida per continuare ad appropriarsi dei terreni quando ancora non si conosce l’esito della sentenza del TAR a marzo. O forse ANAS presume, con inaudita presunzione, che i ricorrenti, tra cui il sottoscritto, non avranno ragione? E se così non fosse, chi risarcirà i proprietari dei terreni che saranno stati nel frattempo occupati con l’inganno?
È bene ricordare che chi dispone queste azioni non ne paga le conseguenze di persona. Eventuali risarcimenti saranno a carico della collettività, un ennesimo danno inferto ai cittadini.
Concludo riprendendo un concetto espresso nel mio articolo dello scorso ottobre, che oggi risuona con ancora maggiore vigore:
La Trasversale delle Serre non è solo una strada, ma il simbolo di un modo di fare sviluppo che mette a repentaglio il nostro futuro.
È nostro dovere opporci con tutte le nostre forze a questo progetto insensato e difendere il nostro territorio, le nostre case, le nostre attività, le nostre vite.
Noi la strada la vogliamo, ma vogliamo una strada da amare, una strada che unisca e non che divida, una strada che porti progresso e non distruzione, una strada che non lasci dietro di sé macerie e disperazione.
Vogliamo una strada che sia un valore aggiunto per la nostra comunità, non una ferita insanabile che distruggerà proprietà agricole, abitazioni, capannoni e attività produttive, gettando sul lastrico famiglie che vi hanno investito sudore e sacrifici.
Dr. Salvatore Battaglia