Una vera e propria lezione sulla legalità stamattina all’Istituto Ipsia di Catanzaro. L’incontro organizzato dall’Associazione “Universo Minori” ha visto un parterre di relatori molto ricco. Ad aprire i lavori la moderatrice Rosanna Bergamo la quale ha dato la parola per prima al Professore Alfredo Silipo in rappresentanza della Dirigente Scolastica, a seguire sono intervenuti la Presidente dell’Associazione “Universo Minori” Rita Tulelli, la Presidente dell’Associazione “Risveglio Ideale” e consulente Parlamentare Antimafia Angela Napoli, il Presidente della Commissione Anti Ndrangheta Onorevole Arturo Bova, il fondatore del Progetto Sud Don Giacomo Panizza, il Capitano Antonino Piccione in rappresentanza del Comandate Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Col.Ugo Cantone, l’ex Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia Mario Tassone, il dottore in legge Marco Lamanna. Un incontro che ha visto attiva la partecipazione degli studenti della scuola Ipsia, un vero e proprio confronto, i relatori hanno sottolineato che la legalità non sono solo i magistrati e le forze di Polizia ma che la legalità siamo tutti noi. La legalità è la nostra Costituzione che è il più formidabile testo antimafia. Importantissimo l’intervento del Presidente della Commissione Anti Ndrangheta Onorevole Arturo Bova il quale ha parlato non solo di legalità ma anche ha ripreso i fatti della squadra Sporting Locri, con forza ha ribadito che la squadra non ha niente a che vedere con il fenomeno mafioso, che non si deve mai sparare nel mucchio. L’Onorevole Angela Napoli e Don Giacomo Panizza hanno parlato di integrazione, secondo i relatori guardare l’extracomunitario significa non girarsi dall’altra parte quando i gruppi di bulli aggredisce un ragazzo. La mafia si combatte acquistando una coscienza di legalità. L’ex Vicepresidente della Commissione Antimafia Onorevole Mario Tassone ha parlato dell’importanza della famiglia e della scuola, ed ha invitato i ragazzi presenti a combattere per costruire la nostra libertà e felicità. Il convegno si è concluso con una frase del Giudice Nino Caponnetto: “ La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”.
