Credo che diversi amici di Facebook o sfusi abbiano bisogno di una lezioncina di storia, in particolare quelli che fanno i pacifisti a singhiozzo, ovvero si ricordano delle guerre di qualcuno e di scordano delle guerre di qualcun altro. Avrei necessità di molti volumi, per affrontare l’argomento, e mi limito a qualche cenno.
Gli Spartani parlavano di guerra da mattina a sera, però erano molto restii dal farne, per non allontanarsi e lasciare mano libera agli schiavi, cosa che qualche volta avvenne. Gli Ateniesi, al contrario, iniziarono vincendo due guerre difensive nel 490 e 480, dopo di che non si fermarono più; e tante più guerre di conquista fecero, quanto più divenivano democratici ed esportavano la democrazia: una specie di Stati Uniti, per capirci. Le vinsero quasi tutte, tranne il loro Vietnam in Sicilia nel 415; finché non arrivarono i castigamatti di Macedonia, e poi Roma.
I Romani, conquistato quasi per forza il Mediterraneo, e a parte delle guerre civili, praticarono per sette secoli una politica di pace offerta, proposta o imposta: parcere subiectis et debellare superbos. Anche in questo caso, le guerre le fece quasi sempre la Repubblica, soprattutto nella sua fase più assembleare; mentre la pace fu un dono dell’Impero e dei Cesari tirannici.
La Francia, patria della democrazia moderna, mostra una serie sterminata di guerrafondai, o indigeni come Carlo Magno e Luigi XIV, o d’importazione come Napoleone. Anche oggi, sebbene giornali e tv ne tacciano, ci sono guerricciole francesi in tutta l’Africa ex colonia.
La Gran Bretagna… per farla breve, nel 1939 possedeva, direttamente o meno, un quarto dell’intero Pianeta, tutto ottenuto attraverso le guerre.
Gli Stati Uniti, iniziati con la guerra contro gli Inglesi, ne hanno fatte tante e dovunque e comunque; e non c’è presidente USA che non ne abbia fatta almeno una: forse Trump chiuderà i suoi primi quattro anni con questo rarissimo primato, di non aver scatenato alcuna guerra. Forse…
Russia, Unione Sovietica, poi di nuovo Russia… senza fine.
Giappone, non ne parliamo.
Anche Olanda, Belgio, Svezia…
La Spagna, dopo secoli di gloria militare… dal XIX si è dovuta accontentare di alcune ferocissime guerre civili.
Gli Stati tedeschi, e dal 1871 la Germania, hanno combattuto più guerre, ma quelle perse sono più delle vinte.
E l’Italia? Beh, anche l’Italia ha fatto la sua parte, che qui vi segnalo, iniziando con le guerre dei governi elettivi:
- Prima guerra d’indipendenza, 1848-9;
- Seconda guerra d’indipendenza, 1859;
- Occupazione del Meridione e lotta contro gli insorti/briganti;
- Terza guerra d’indipendenza, 1866;
- Guerre coloniali in Eritrea e Abissinia;
- Spedizione in Cina del 1900;
- Guerra italo-turca del 1911 per la Libia;
- Prima guerra mondiale 1915-18.
Guerre fasciste:
- Effettiva conquista della Libia, circa 1930;
- Conquista dell’Etiopia, 1936;
- Guerra di Spagna 1936-9;
- Conquista dell’Albania, 1939;
- Seconda guerra mondiale 1940-43, con seguito fino al 1945.
Molto lungo l’elenco di tutti i posti del mondo dove si trovano, non certo in villeggiatura, truppe italiane dal 1982 all’attuale 2019, tutte inviate da governi democratici.
E non sarei storico serio, se scordassi le guerre di religione combattute un po’ da tutti: l’islam diffuso con le armi dovunque tranne che in Indonesia, unico posto dove arrivò pacificamente; e le guerre cristiane contro i Mori in Spagna, Arabi in Meridione e Sicilia, contro i Turchi a Lepanto, Vienna…
Resterebbe la Svizzera: ma, a parte che fino al XVIII secolo e oltre il solo lavoro degli Svizzeri era quello del mercenario, la Confederazione destina oggi un quinto del suo bilancio ad efficientissimi armamenti; e ogni soldato tiene in casa sua divisa e fucile. Si vis pacem, para bellum.
Insomma, anche in fatto del dio Marte, chi è senza peccato, scagli la prima… bomba a mano.
Ulderico Nisticò