Le guerre per l’Egeo, e i rifugiati


Rifiuto la tentazione di parlarvi della Guerra di Troia e delle due Guerre persiane, o del contrattacco grecomacedone… E mi contento di chiarire la situazione attuale e le sue origini.

I Turchi, popolazione dell’Asia Centrale di fede islamica, presero parte dell’Anatolia; l’Impero Romano d’Oriente resistette vittoriosamente; ma non mancarono ambigui aiuti dell’Occidente, che con le Spedizioni d’Oltremare, poi dette Crociate, trattenne per due secoli l’avanzata turca. Questa riprese, giungendo nei Balcani, verso il XIV secolo; e culminò, nel 1453, con la presa di Costantinopoli, detta poi Istanbul. In questa città e a Smirne, l’elemento greco convisse con la nuova situazione politica.

Fu ai primi del XIX secolo che divampò un’insurrezione greca, che, con l’intervento di Francia e G. Bretagna, poi della Russia, condusse, nel 1830, all’indipendenza di Peloponneso, Attica e qualche isola. Estesa alla Tessaglia e alle Isole Ionie, poi a Creta, la Grecia partecipò alla Prima guerra balcanica del 1912, conquistando la Tracia. La Seconda fu interna agli alleati, e impedì alla Bulgaria di prendere Istanbul, che rimase alla Turchia con un breve tratto di Tracia.

Costretta da Francia e Gran Bretagna ad entrare nella Prima guerra mondiale, la Grecia ebbe la promessa di Smirne, che effettivamente occupò; ma venne respinta dai Turchi di Ataturk. La pace del 1922 sancì una scambio di minoranze, ma assai squilibrato: 400.000 turchi dall’Europa, 1.500.000 di Greci dall’Asia, con gravi problemi sociali di lunga durata, in un Paese povero e di scarsa popolazione.
Tale brevissimo sunto, per spiegare la presenza turca in Europa: consultata una carta. L’Egeo intanto passò alla Grecia, tranne Tenedo turca; e, dal 1912 al ’43, Rodi e il Dodecaneso, possessi italiani.

Dal 1878 al 1860, Cipro fu dominio inglese; con l’indipendenza, si pose la questione etnica, e oggi la parte settentrionale è, di fatto uno Stato turco. Nel 1974 si sfiorò la guerra tra Grecia e Turchia, per altro entrambe membri della NATO.

Nel 2020, la Turchia attacca la Siria; la Siria contrattacca, e la Turchia vorrebbe aiuto! Usa i rifugiati come arma di ricatto, e li riversa sulla Grecia, quindi sull’Europa.

L’Europa, sempre disUnita e priva di una politica estera, anzi di una politica in genere, non si capisce se vuole difendere la Grecia o darsi all’accoglienza indiscriminata. Attenzione: la Grecia, già nelle ben note difficoltà economiche e politiche, conta meno di 11 milioni di abitati; e non può rischiare un altro 1922.

Un rifugiato è un caso umano, e va affrontato umanamente; tre milioni di rifugiati non sono un caso umano moltiplicato per tre milioni, sono un caso politico, che va affrontato politicamente. Ma chi, Ursula e Greta?

Ulderico Nisticò