Lettera aperta a Jole Santelli


Gentile Presidente… e spero che non Ti chiamino Governatrice, perché sarebbe un’americanata, e perché, purtroppo, governatrice non lo sei. Negli USA, è tutta un’altra storia; e con tutt’altri poteri.

Arriva la solita nota nazionale ad avvertirci che la Calabria è l’ultima l’Italia; e che il reddito di una famiglia calabrese è metà di una di Bolzano; e detto reddito, nella misura di circa 700.000, è costituito da pensioni, per altro basse. Eccetera.

Tu, Presidente, non ne sei responsabile in quanto presidente, dovendoti ancora insediare; Ti ricordo però che sei deputato e vicesindaco di Cosenza.

Ti ricordo questi tuoi poco illustri predecessori: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra). Come leggi, non si può davvero risparmiare nessuno.

Facciamo però finta di essere all’alba del mondo, e che Tu e i Tuoi dobbiate iniziare da zero la resurrezione della Calabria. Secondo me, Tu potresti fare qualcosa subito per alcuni settori:

– ANALISI seria e realistica della Calabria, a cominciare dall’anagrafe, che attesta presenze sulla carta di persone che stanno 11 mesi e 29 gg a Milano; e, come ormai è di pubblico dominio, bisogna mettere mano a quei 340.000 elettori fantasma del Texas o della N. Zelanda, in grazia dei quali la Calabria ha il primato negativo del 60% di astenuti: ma non è vero, è che in un paese a me caro e di 1990 abitanti sono risultati 3400 aventi diritto! Insomma, sia i politici sia gli illustri studiosi e i giornali parlate spesso di una Calabria immaginaria.
– RICOGNIZIONE effettuale delle risorse potenziali e della loro attuale effettiva utilizzazione, cancellando subito i capannoni vuoti spacciati per aziende, e le terre abbandonate da decenni; idem per le case.
– CONURBAZIONE degli innumerevoli piccoli e piccolissimi Comuni, spesso con quattro anime e un vasto territorio: gli abitanti costretti a conurbarsi, soprattutto gli ex sindaci, piangeranno una settimana, poi esauriranno le lacrime.

– STUDIO DELLA REALTA’ DEL TURISMO, per scoprire che sono 15 gg di chiasso agostarico, con scarsa attenzione alle forme di turismo non balneare, a cominciare da quello culturale quasi ignoto. Sarebbe bello, Presidente, che Tu iniziassi la Tua attività con un Decreto Lorica, esempio evidente dell’inefficienza calabra, mandandone copia ai Carabinieri.
– COMMISSARIAMENTO DELLA SANITÀ. Finora i commissari non sono serviti a nulla, perché non sono commissari con pieni poteri, ma altri burocrati che si aggiungono ai già sospetti burocrati; e senza poteri, altro che generali, fossero anche Armando Diaz e Scipione l’Africano. Mi piacerebbe che Tu scrivessi al governo una lettera di un rigo: “O lo fate commissario davvero, o ripigliatevelo perché crea impiccio e costa soldi senza alcun utile. Distinti saluti, J. S.”
– A proposito di soldi, I FONDI EUROPEI vanno spesi fino all’ultimissimo centesimo; spesi, non “stanziati” e altri trucchi sofistici; spesi, in contanti, in fogli da € 10… e qui mi fermo, perché su questo argomento più parole si sprecano e più si presta il fianco ad alibi della pigrizia altrui.

– I pigri in parola si annidano soprattutto nella CITTADELLA: essi devono ricevere immediati e secchi ORDINI DI SERVIZIO, ed eseguirli in giornata, senza biribimboli. Vedrai, Presidente, che molti chiederanno la pensione anticipata: magari!
– La Calabria ha bisogno di PRODUZIONE: agricoltura, piccola e media industria, artigianato di qualità, turismo vero, recupero, se possibile, di miniere… Eccetera fino a consumare i polpastrelli sulla tastiera.
– In AGRICOLTURA bisogna favorire l’ESPROPRIO PROPRIETARIO, ossia chi produce davvero e confina con terre incolte da decenni, se le può prendere con il fitto obbligatorio di € 01 annuo, da dividere tra i 666 proprietari ed eredi… vedi sopra a proposito di Texas.
– La produzione genera LAVORO: erratissimo è il vecchio concetto demosocialista di “creare lavoro”, che ha riempito la Calabria di passacarte e altri assistiti a varissimo titolo. L’economia richiede il lavoro, e non il contrario. Lavoro nel senso di fatica!

– Volano di economia sono i LAVORI PUBBLICI, in particolare le strade: 106, Trasversale delle Serre… ECCETERA fino a un elenco di duecento pagine!
– Non è vero che con la CULTURA non si mangia: chiedilo a infiniti paesini dell’Italia Centrale che campano alla grande con una mezza torre e una leggenda medioevale; però, gentile Presidente, bisogna che la cultura sia messa in mano a gente di cultura, non a piagnoni, antimafia segue cena, buonisti di professione, sbarcatori di Ulisse e calcolatori di tonnellate d’oro di Alarico…
– NOTA: Ulisse non è mai sbarcato da nessuna parte; ma ALARICO morì davvero a Cosenza, e così Alessandro Molosso, Ibrahim, Cola Tosto e vari altri conquistatori della città o aspiranti tali. Non è colpa mia se i dotti calabresi non li hanno mai sentiti nominare. Quanti film farebbero, in America, sulla storia d’amore tra Alarico, Ataulfo e Galla Placidia! Amore e morte, il tema più poetico della storia letteraria. In America! Qui, solo filmetti di malinconici e di ndrangatisti… pure loro tristi, disperati e noiosi.
– VARIE ED EVENTUALI.

Comunque, squisita Presidente, i miei più sinceri auguri di cinque anni di attività chirurgica e ricostruttiva.
Ah, Ti avverto che ogni tanto mi farò vivo, per lodare o per rimproverare.

Ulderico Nisticò