Lettera aperta del Coisp al Questore di Catanzaro


coispEgregio Questore Racca,
perdura purtroppo l’atteggiamento burla del “nostro” Governo nei confronti delle Forze dell’Ordine e noi del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – abbiamo un imperativo categorico: manifestare il nostro disagio e le contraddizioni del nostro ambiente nelle stanze che contano e pressare i vertici per ottenere non un privilegio ma un diritto!
E’ necessario, oggi più di ieri, che tutti i gangli istituzionali della provincia catanzarese diano il contributo necessario per uscire dal rischio di bancarotta della Sicurezza!
Signor Questore, poniamo alla Sua attenzione le tante contraddizioni della nostra realtà che coniuga ottimi risultati repressivi, frutto di intelligence di alto valore, con le carenze ormai scandalose in termini di risorse umane che si soffrono nella Questura e nei Commissariati della provincia.
Mancato turn over pensionistico, mancate assegnazioni di personale “fresco” presso la provincia del capoluogo catanzarese, saldo negativo fra trasferimenti in entrata e in uscita, impiego sempre più oneroso di personale sulle misure di protezione a Magistrati ed esponenti politici, rappresentano tutti fattori di rischio che si accaniscono su un malato già da tempo in sala rianimazione e che determinano la copertura dei principali servizi di istituto, quelli che il cittadino percepisce d’impatto, solo a fronte di doppi turni, ricorso allo straordinario, sfruttamento all’osso delle risorse umane in campo.
Ma, Signor Questore, la cosa che stride fortemente con una minima programmazione della prevenzione è lo stato del parco auto delle Volanti che forse ha davvero toccato il fondo, con l’accrescimento della mancanza dei livelli di sicurezza per gli operatori che ci preoccupa.
Non è possibile fronteggiare l’escalation della delinquenza comune e di quella organizzata con un auto che funge per “monomobile” (si non automobile ma monomobile) un unico mezzo che copre le esigenze di un turno per 24 ore con aberrante soluzione di continuità che nuoce a tutti, mezzo e uomini.
Non possiamo limitarci ad una risposta burocratica ma abbiamo bisogno di una forte presa di posizione che scavalchi la rituale richiesta ministeriale e che faccia tremare i polsi al passacarte romano di turno, certamente molto lontano dai problemi dei nostri turnisti e del nostro mestiere.
Pertanto Le rivolgiamo l’ennesimo appello, Signor Questore, per un suo forte intervento questa volta, speriamo, risolutivo.
Sperando che ognuno faccia la sua parte.
Noi, come al solito, ci siamo!

Catanzaro, 27 ottobre 2015
La Segreteria Provinciale del Co.I.S.P. di Catanzaro


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