Lettera aperta sui mancati lavori di adeguamento alle normative sugli handicap sul nuovo Corso di Soverato


Egregio Signor Sindaco,
apprendiamo con immenso orgoglio, essendo noi Calabresi ed in quanto tali da sempre amando Soverato come fosse Città di origine di tutti noi, dell’assegnazione a Soverato dell’ennesima Bandiera Blu, cosa questa che è stata possibile grazie al Buon Dio che ci ha fornito di un pezzo di mare splendido ed al lavoro di tanti operatori turistici che tengono pulita la spiaggia e forniscono servizi sempre di eccellenza, spesso anche a dispetto di tante carenze e disattenzioni di quanti preposti al supporto delle loro attività.

Detto ciò corre l’obbligo, quale segreteria provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma tricolore, intervenire in merito a quanto Le avevamo scritto e “caldamente raccomandato” ormai quasi quattro mesi fa (era il 4 febbraio di quest’anno) con una “lettera aperta” indirizzatole pubblicamente in merito alle problematiche sollevate dalla mancata osservanza delle norme relative “al superamento delle barriere architettoniche ai sensi del DPR n° 503 del 24 luglio 1996 e di quant’altro richiamato nella missiva, datata 20 gennaio 2020, inoltratole dall’Associazione Disabili Visivi Onlus, riguardanti accorgimenti e segnalazioni a tutela dell’incolumità fisica dei soggetti con disabilità, ivi comprese quelle senso-percettive, e dell’eliminazione delle relative barriere architettoniche” riferito ai lavori di rifacimento, allora in corso, del manto stradale su Corso Umberto.

Di tutto quanto portatoLe all’attenzione sia nella nostra nota che, soprattutto, in quella dell’Associazione Disabili Visivi, dobbiamo prendere atto a conclusione dei suddetti lavori, se ne è allegramente disinteressato così creando una potenziale situazione di pericolo e, comunque, di enorme disagio per quanti già duramente provati dalla grave disabilità di cui stiamo parlando. Atteso il suo esplicito disinteresse per l’osservanza delle normative cogenti in materia e ricadendo certamente a Suo carico la responsabilità di qualsiasi accidente dovesse occorrere, ciò anche a distanza di anni dalla esecuzione dell’opera, a causa della mancata messa in opera degli accorgimenti richiesti dalla normativa – che ripetiamo sono in primis i loges, poi gli interventi sugli scivoli che non sono a raso e sono sprovvisti di corrimano e tutto quant’altro previsto dalle norme ed utile per permettere ai cittadini disabili di vivere compiutamente la Città, anche in considerazione del fatto che Soverato ambisce ad attrarre un sempre maggior numero di turisti e deve necessariamente puntare alla qualità delle strutture e dell’agibilità dei luoghi anche per quella fetta di popolazione che purtroppo ha problemi di deambulazione più acuiti – saremo costretti, nei tempi più brevi possibili, ad attivare quanto previsto dalla Legge 67/2006 in materia, facendo attenzione a far sì che i costi rivenienti dalle sue improvvide decisioni non ricadano sulla Comunità cittadina bensì siano addebitate direttamente a Lei ed a quant’altri l’hanno supportata in questa decisione di tirare diritto sulla via della illegalità nonostante i ripetuti e documentati richiami a ravvedersi prima di causare quantomeno aggravi di spese per l’Ente che dirige.

Lorenzo SCARFONE
Segretario Provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore