Lettere Classiche pro Medicina


 Tra poco Catanzaro perderà pure l’Ufficio Postale, trasferito a Mendicino. Intanto l’UNICAL si piglia Medicina… si piglia, giacché uno di Scalea e uno di Rossano andranno a Rende non certo a Catanzaro.

 Catanzaro, città nota per la sua buona educazione, porge l’altra guancia. Io invece propongo una vendetta di effetto immediato: l’istituzione di una Facoltà di Lettere! Per ragioni di patriottismo ormai lontano, la voglio dove sono nato, a Catanzaro Sala.

 Lettere, però, non quelle cose strane che vagano per l’UNICAL, tipo – non scherzo – PEDAGOGIA DELLA R-ESISTENZA: che cacchio sarà mai? E che laurea è? E a che lavoro prepara? Misteri ideologici di Arcavacata. Lettere, dico, cioè Glottologia, e Filologia, e Letteratura Italiana e Storia… Storia nel senso che uno deve sapere quando nacque Cesare e quando morì Carlo Magno, e non confondere l’Uno con l’Altro con la scusa che saperlo è nozionismo.

 E qui vi voglio: Latino e Greco! Greco, non nel senso di “qui fu la Magna Grecia”, e via tutti a passeggio. Greco nel senso che ἔσβη è aoristo terzo attivo, e somiglia ma non è uguale a ἐστάλη, che è aoristo secondo passivo. Altro che i valori perenni della civiltà magnogreca e altre fumose chiacchiere seguono applausi!!! Non vivimus, quo modo rere, in latino: l’ha detto Orazio. 

 Hic Rhodus, hic salta; a proposito, rere non è infinito, come pensano in tanti.

 Per il greco, mi offro io, gratis: voglio solo l’abbonamento all’autobus.

Vendetta, tremenda vendetta; ovvero, à la guerre comme à la guerre. PS: è francese; e un poco di lingue straniere, ci sta bene.

Prof. Ulderico Nisticò. Notare il Prof.