Lezioncina sui confini d’Europa


 Corre voce ci sia un piano della Cina per la pace, di cui trapela la parola “distanza”, s’intende tra Russia e Ucraina. Distanza, in politica internazionale, significa confini.

 E siccome non sono affatto sicuro che il 95% lo sappia – inclusi i governi – vorrei tenervi una lezioncina sui confini d’Europa. Munitevi di un Atlante storico, e non quello dell’Impero Assiro o di quello Romano, ma relativo all’Europa del Novecento, e ne avrete, di sorprese!

 Magari qualcuno pensa che la Polonia sia sempre stata lì e com’è. E invece, per non farla lunga con la scomparsa della Polonia tra il 1772 e il 1794, quando risorse nel 1918 e dopo una guerra contro la Russia comunista, aveva territori a varie centinaia di chilometri ad est e ovest degli attuali. Oggi ha perso tutti i territori orientali, ma ha guadagnato (di fatto, e senza un trattato) Slesia e Prussia tedesche.

 C’erano una volta due Germanie. Quella Ovest nel 1990 circa si prese non l’Est, mai riconosciuto, ma i tre laender. Con la Polonia, senza un trattato, ha confini di fatto. C’è anche Kalinigrad, che appartiene alla Russia.

 Estonia, Lettonia e Lituani sono nate e morte e rinate. I confini della Finlandia sono stati modificati nel 1940 per guerra con l’URSS. A proposito, l’URSS non esiste dal 1989.

 Pensa qualcun altro… Nata a tavolino nel 1938, la Cecoslovacchia si dissolse in modo burrascoso nel 1938; rimessa assieme, di dissolse, questa volta tranquillamente, nel 1992; e ormai se ne ricordano solo i cultori di storia… del calcio.

 Solo gli appassionati di pallavolo ricordano la Iugoslavia, nata artificialmente nel 1917-8, dissolta nel 1941, rimessa in piedi nel ’45, dal 1991, e con moltissimo sangue, è oggi Croazia, Slovenia, Serbia, Macedonia Nord; più delle entità non meglio definite: Bosnia, Cossovo, Montenegro…

 L’Ungheria, ridotta nel 1918 a un terzo del Regno, si allargò nel 1938 a territori slovacchi abitati da Ungheresi; nel 1940 alla Transilvania; nel 1941 a qualche area ex iugoslava di allora; oggi è tornata al 1918.

 La Grecia ha ottenuto Rodi e Dodecanenso, dal 1912 al 43 possedimento italiano.

 Persino la Francia, spacciandosi per vincitrice della Seconda guerra mondiale strapersa, ha sgraffignato i Comuni italiani di Briga e Tenda. Voleva la Saar, ma rimase delusa.

 L’Italia, Nazione da millenni e Stato solo dal 1861, si estese al Veneto, poi Trento, Bolzano, Trieste, Venezia Giulia, Istria, Zara (per farla breve, ma ve l’ho raccontato); per perdere moltissimo dei territori orientali.

 Come vedete, i confini mutano.

Ulderico Nisticò