L’Italia e il rischio sismico


sismografoL’Italia è uno dei paesi a maggiore rischio sismico, nei secoli è stata interssata da oltre trentamila terremoti tra cui alcuni che classificabili tra il X e XI grado della scala Mercalli. Studi sismologici hanno evidenziato che i terremoti sono concentrati nella parte Centro meridionale della penisola in particolare, lungo la dorsale appenninica. I terremoti in Italia si succedono da oltre mille anni e nei secoli hanno causato ingenti danni economici stimati in circa 135 miliardi di euro. Terremoti che hanno mietuto un elevato numero di vite umane. Ingenti sono i danni sul nostro sul patrimonio storico, artistico, monumentale. I terremoti si sono sprigionati in Calabria, in Sicilia, in Umbria, in Toscana, nell’Irpinia, nel Friuli, in Molise, nel Lazio, in Campania, nell’Emilia, nel Molise, e nella Puglia, oggi ha colpito duramente Amatrice, Castelsantangelo, Norcia. Zone dove si è sprigionata un’energia elastica con un grado pari al 6.0 della scala Richter. Il rapporto danni prodotti ed energia rilasciata è elevata. La pericolosità sismica del territorio italiano è da qualche tempo oggetto di studi e di ricerche da parte di numerosi sismologhi e da molte  università italiane e straniere. Lo studio di vulnerabilità di un determinato territorio può consentire di conoscere in anticipo se un palazzo, una casa, un monumento è nelle condizioni ottimali di sopportare un terremoto di alta intessità. Così come  se una struttura  è in grado di resistere ad un forte terremoto,questo per ricordare che  Il patrimonio artistico, storico, monumentale  Italiano è unico al mondo. Un terremoto può mietere innocenti cittadini. Può danneggia pesantemente civili abitazioni, chiese, basiliche, arene, anfiteatri, capannoni industriali, stalle, strade, statue che possono caratterizzare una città, un borgo, una piccola località collocata in pianure o in montagna. Tramite la scala Mercalli si valuta l’intessità di un sisma, e tramite quella di Richter se né quantifica l’energia sprigionata. Giuseppe Mercalli, era un prete, ma anche sismologo e vulcanologo che divennero famoso in tutto il mondo. Charles Richter  usò una scala di misura per  studiare i fenomeni sismici nell’area della California. La scala Richter inoltre è utile per  analizzare il rapporto tra una grandezza tipo e grandezza del campione misurato utilizzando una scala logaritmica. La scala Mercalli è articolata su una scala di  12 gradi e può essere utilizzata anche in assenza di una strumentazione specifica. La scala Richter invece si compone di otto livelli. E’ risaputo che le due scale però  non riescono ad  anticipare un evento sismico. Di certo un continuo assiduo studio sulle faglie esistenti potrebbe diventare un’opportunità per  redigere una carta di rischio sismico in particolare per le zone a maggiore rischio terremoto dalle  Alpi orientali e del Appennino meridionale. La Sardegna è estranea agli eventi sismici, forse perché non ha partecipato né all’orogenesi alpina né a quella appenninica. La calabria è da qualche tempo inserita nella zona Rossa ma sembra non interessi più di tanto i calabresi.

Enrico Vaccaro


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