Lo sfascio della sanità in Calabria non ha limiti


Qualche anno fa, il Presidente della giunta Regionale Occhiuto, sbandierava a pompa magna in televisione la realizzazione in Calabria del CUP (Centro unico di prenotazione) Calabria, asserendo di eliminare con ciò, le file e i disagi soprattutto degli anziani presso i vari sportelli di prenotazione in tutta la regione per usufruire dei servizi sanitari. Ottimo, pensai in quel momento!

Effettivamente funzionava. Potevi prenotarti online comodamente da casa senza mille peripezie, addirittura si poteva generare e pagare anche il ticket sanitario online.
Quindi il paziente si spostava solo ed esclusivamente per la prestazione sanitaria.
Visto che il sistema cominciava a funzionare, hanno pensato bene a smantellarlo.

A detta degli impiegati di un CUP, dove mi sono recato stamane, che non faccio nome, mi hanno risposto che il CUP regionale non gestisce più tutte le strutture. A dire la verità l’avevo sperimentato pochissimo tempo fa con il Policlinico di Germaneto, però pensavo che magari riguardasse solo loro e soprattutto l’alta specialistica. Tra l’altro la struttura dove avrei dovuto prenotarmi risiede nella stessa ASP di Catanzaro.

Quindi, bisogna recarsi direttamente alla struttura dove si intende usufruire del servizio per prenotarsi. Infatti asseriva l’operatore, che non addebito nessuna colpa, dal 10 aprile u.s. la direttiva regionale prevede che bisogna recarsi di persona alla struttura sanitaria dove ci si deve prenotare, anche perché aggiungo io, al telefono non rispondono mai, figuriamoci se rispondessero a un’email!

Morale: a che cosa è servito spendere tanti soldi per creare il CUP regionale visto le modifiche del 10 aprile u.s.? Ancora una volta il cittadino, e soprattutto gli anziani sono sbattuti di qua e di la come se fossero oggetti di scarto.

A pensare male si fa peccato, asseriva anni fa un politico italiano, ma a volte si indovina.
Visto che le strutture private in Calabria stanno nascendo come funghi e subito ottengono l’accreditamento con il SSN, non è che si sta smantellando la sanità pubblica anche in Calabria? Secondo me si. Infatti, il giochetto della prenotazione sul posto, significa automaticamente il pagamento del ticket allo stesso. Significa che tu dai una cosa a me e io la do a te? Così si evita di aspettare tempi lungi di rimborso alle prestazioni che effettuano le strutture private.

Il Covid non ha insegnato nulla a nessuno, tanto meno al Governo e alla Regione. D’altronde, che la destra in Italia, e non solo, privilegia il privato non è una scoperta. La loro teoria neoliberista è quella che se sei povero e sei malato di paghi la tua malattia. Un modo non detto pubblicamente e che invece operano con riforme e decreti che stanno smantellando la Costituzione. Restringendo sempre di più, i diritti e la libertà dei cittadini.

Sign. Presidente Occhiuto, visto che il CUP regionale ormai è inutile, e visto che si sono spesi fior di euro dei cittadini Calabresi per la sua realizzazione, Lei di persona deve rimborsare alla Regione tutti i soldi che si sono spesi. Altrimenti io sono portato a pensare a male!
A tale proposito, ci sarei stato comunque, ma adesso parteciperò da incazzato, alla “manifestazione per il diritto alla salute” che si terrà a Catanzaro sabato 10 maggio.

Soverato 06 maggio 2025
Fausto Pettinato