In Toscana l’insuccesso del centrodestra è parallelo a quello del Campolargo in Calabria. La cosa non mi consola affatto, e mi va di esprimere qualche malumorosa considerazione.
La prima e riassuntiva è che il centrodestra è una piramide dal vertice alto e possente, e che però appare con una base molto fragile, quasi senza base.
In Toscana il cdx perde male; all’interno del cdx, Fratelli d’Italia va bene; gli altri, maluccio; la Lega, con o senza Vannacci, o contro Vannacci, annaspa; Forza Italia, poco meno peggio.
La gente vota centrodestra… ma no, destracentro, anzi vota Giorgia Meloni. Solo che non si può candidare la Meloni in Toscana. E in Calabria? Ma in Calabria è Occhiuto che ha vinto, e gli altri hanno poco da scialare.
Conclusione: la presenza del cdx nei territori è insufficiente per non dire scarsa, e in più luoghi assente. Non dico ci vorrebbero le vecchie sezioni e sedi, ma difettano palesemente i punti di riferimento. Se uno volesse iscriversi a FdI, dovrebbe telefonare direttamente alla Meloni.
Ancora più difettosa è la presenza culturale e politica del cdx. In tre anni, non è stato girato un film di destra; non circola un romanzo di destra.
La gente vota lo stesso non cdx, vota Giorgia Meloni; ma il voto non è stato lasciato in eredità dal nonno, e come arriva, così si può perdere.
Ora mi diranno che ho ragione, per poi impiparsene.
Ulderico Nisticò