Chissà quanti europei sanno che a far parte dell’Europa (dis)Unita ci sono sperduti territori francesi un dì colonie? Tra questi posti ignoti, c’è la Guyana, dove, per capirci, misero la Caienna dei detenuti tipo Papillon.
La Guyana fa parte della Francia, quindi dell’EU, ed è, secondo tutti i parametri economici e sociali, la più misera delle circa 250 regioni. Grazie alla Guyana, la Calabria scampa il pericolo di essere ultima, e si accontenta di essere la seconda in questa triste classifica della disperazione. E siccome la Guyana c’è per modo di dire, la Calabria è l’ultima.
Se dobbiamo dire la cruda verità, si tratta di mere statistiche, e che, per legge, non possono considerare il sommerso e il nero, tipo fitti estivi a Soverato, e mica solo; e di campare di sommerso, ci dovremmo vergognare.
La Calabria è dunque l’ultima dell’Europa autentica. Come mai? Qui occorre un’analisi realistica, non fatta di numeri ma di osservazioni fattuali.
Esempio di Soverato, però non solo: con 700 chilometri di spiagge, il turismo balneare calabrese dura da mezzo luglio alla domenica dopo Ferragosto: una risorsa immensa utilizzata al 30%, anche meno. Rare sono le alternative alla balneazione. Quanto alle strutture, vedi sopra a proposito dei fitti in nerissimo, il che non solo è illegale e pericoloso, ma, peggio, fa calare a precipizio sia la domanda sia l’offerta.
E che dicono agricoltura, allevamento, artigianato, industria? Urge una disamina effettuale. Quanta terra è abbandonata? Ebbene, io continuo a chiedere l’esproprio proprietario: chi vuole coltivare (e poi davvero coltiva), si pigli tutta la terra che gli serve. Non sono improvvisamente diventato comunista, ma esattamente il contrario.
Parliamo dei servizi. La Calabria ha la rete stradale più lunga d’Italia, ma la gran parte sono viottoli elettoralistici, e senza manutenzione: vedi provincia di Vibo, eccetera. Servirebbe un commissario regionale con pienissimi, anzi tirannici poteri; così magari finiscono la Trasversale delle Serre.
Il sistema della sanità è marcio dal 1970, quando la politica ha corrotto i medici, e poi i medici hanno corrotto la politica. Va radicalmente risanata, la sanità calabrese.
Corollario, la cultura. La Calabria è zeppa, e da molti secoli, di persone scolarizzate e “preparate”; e magari persino brave nella loro specifica professione. Purtroppo in tutto il resto dell’umano scibile sono ignoranti non per mancanza di libri e scuole ma per evidente disinteresse.
Esempio, di storia calabrese sanno, molto grosso modo, “qui fu la Magna Grecia”, i monaci “basiliani” e la fucilazione di Murat (chi era costui?). Geografia calabrese? Ignota; e non conoscendo la Calabria, nemmeno la possono mostrare all’eventuale forestiero curioso.
Ecco le cause… alcune delle cause per cui, senza la Guyana, la Calabria sarebbe l’ultima d’Europa. La colpa è di tutti, e non serve a nulla il vecchio calabro vizio dello scaricabarile e cercare colpevoli altrove nel tempo e nello spazio. Servono non piagnistei ma provvedimenti drastici e radicali.
Ulderico Nisticò