Migliaia di fuorisede sono tornati nuovamente in Calabria


Chi in aereo, chi in treno, chi in pullman.
Ore di viaggio, di minuti interminabili prima di riabbracciare la propria terra.
Quella terra che manca tutti i giorni.
Tutte le ore, minuti, secondi.

C’è chi si é commosso a rivedere mamma, papà, fratelli, parenti, amici.
C’é chi é ormai abituato a stare lontano dai propri affetti per costruirsi un futuro migliore.
Ma il primo effetto di quando si torna in Calabria é quello del sollievo accompagnato da un sorriso smagliante.

Si, perché la Calabria, nonostante tutto, rappresenta casa.
Rappresenta i luoghi del cuore, dell’infanzia.
Rappresenta il mare che ti accoglie come un figlio.
Rappresenta un film visto con tutta la famiglia tra un tortone è un dolce tipico.

E trascorrere il Natale in Calabria è importante.
Oltre al significato religioso qui da noi il 25 dicembre si festeggia come si deve.
Un po’ come la vigilia, caratterizzata dalla crespella a mezzogiorno e dal “se non ci vediamo, buon Natale”.

Dagli abbracci con gli amici, al brindisi con una o più bottiglie di prosecco.
Perché la Calabria é questa.
É bellezza, appartenenza, orgoglio.
É tradizione che va rispettata.

E tutto questo é straordinariamente emozionante.

Matteo B.