«Ministro Piantedosi, i confini territoriali non possono prevalere sull’umanità»



«Dopo l’immane tragedia accaduta sulle nostre coste, s’impone una riflessione profonda su quella che dev’essere la risposta del nostro territorio al ripetersi di siffatti drammi legati al fenomeno dell’immigrazione. Questo nostro lembo di terra è ormai la porta a sud dell’Europa che fa da approdo a questi popoli sfortunati. Va da sé che la nostra posizione geografica ci fa vivere da decenni una perenne condizione d’incertezza dettata da una cronica carenza di risorse economiche e strutturali. Una mancanza di “visione prospettica” da parte soprattutto dell’Europa, oggi non è più accettabile né procrastinabile».

È quanto scrivono in una lettera al ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga e il consiglio comunale del comune jonica più volte al centro di sbarchi di migranti.

«Non possiamo limitarci alla pur lodevole accoglienza messa in campo da amministrazioni locali e da associazioni di volontariato. Serve un nuovo Umanesimo – scrive il sindaco Vittimberga – che rimetta al centro del sentire comune le persone e le loro necessità fondamentali. Siamo stanchi di assistere inermi a queste scene strazianti che coinvolgono addirittura dei neonati. Per evitare ciò è necessario affrontare l’immigrazione non come un problema ma come una risorsa per il futuro di questa nazione. A questo Governo chiediamo azioni concrete e continue nel tempo in sostegno delle realtà, come la nostra, che vivono continuamente l’emergenza dei flussi migratori e sono purtroppo destinate a fare da scenario ad altre tragedie come quella del 26 febbraio»