Mostra pittorica nella Biblioteca comunale di Montauro


Si sono svolte, in tutta Italia, le giornate Fai di primavera 2021, particolarmente attese in questa edizione anche per il simbolico valore di “ritorno alla normalità”. Tra le molte iniziative di pregio nella nostra regione si è svolta una pregevole mostra pittorica presso Palazzo Zizzi in Montauro, splendido borgo calabrese carico di storia e cultura che si affaccia sulla costa jonica catanzarese, con protagonista un artista di origine montaurese ma ormai da anni radicato nel reggino dove opera artisticamente sia come pittore che come promotore culturale promuovendo sul territorio i valori della cultura e della solidarietà.

Apprezzabile nell’esposizione il percorso personale dell’artista che si muove con estrema disinvoltura tra tendenze naturalistiche e semi astrattismo senza però mai concedere al fruitore un punto di riferimento né temporale né concettuale in un continuo passaggio che ha quasi il sapore dello sdrucciolamento da un soggetto all’altro, da una tecnica all’altra, da un materiale all’altro, in un turbinoso andirivieni  tra paesaggi e ritratti, tra colore e bianco e nero, tra sacro e profano che lascia lo spettatore sorpreso e disorientato come davanti ad uno di quegli eventi naturali spettacolari ma di cui si fatica a comprendere le cause.

Quello che di certo si porta a casa al ritorno dall’esposizione è la consapevolezza di aver visitato la mostra di un artista che non ha paura di confrontarsi con stili, tecniche, soggetti e materiali diversi. Un approccio esuberante, vulcanico, probabilmente ancora molto impulsivo ed emozionale come quello dei bambini che affrontano il gioco senza pensare al domani e a volte senza avere percezione dei pericoli.

Certamente un’esposizione carica di talento e qualità. Rimane la curiosità di seguire Procopio negli anni futuri per capire se questa forza artistica sarà canalizzata in una progettualità più stringente o se rimarrà sempre così libera di giocare e stupire.