Muccino? No, e nemmeno grazie.


 Tutta Italia si sta facendo pubblicità per la stagione turistica 2021, e con particolare intelligenza la Puglia e le Marche… Tutta Italia, ovviamente, tranne la Calabria, che, a oggi 26 giugno, cioè d’estate, sta facendo zero.

 La colpa, per non far torto a nessuno, è 50% della politica, 50% degli imprenditori. Agli imprenditori, del resto, non importa molto: con arrivi spontanei e casuali, e un mesetto di luglio e un poco di folla ad agosto, campano tutto il resto dell’anno. Attenti alle parole: campano, che in Calabria è da sempre stentato sinonimo di vivere. Quindi, gli imprenditori – con rarissime eccezioni – lavorano poco, e del resto aspettano qualche sussidio.

 I politici calabresi, con eccezioni molto più rare, non sanno niente della Calabria, e meno che meno della storia e dell’archeologia e dell’arte che esistono, eccome, in Calabria. Mai sentito uno di loro dire una mezza parola su tali argomenti. Ah, no, uno partecipò alla bufala pazzesca dello sbarco di Ulisse: ahahahahahahahah!

 E allora, ecco l’ideona: chiamiamo Muccino, e spendiamo 1.800.000 €; poi ridotti, meno male, a 1.200.000. Muccino della Calabria sa anche meno di quanto sopra. Capita: anche io non sono moltissimo della Carelia (comunque, più che ne sappia Muccino della Calabria), però, se devo fare una cosa qualsiasi di ambiente careliese, m’informo, leggo un libro, telefono a qualcuno… E invece Muccino è rimasto convinto che la Calabria sia un agrumeto con un’osteria degli anni 1950 e asino di un altro secolo indietro. Quanto alla storia d’amore che dovrebbe essere il filo conduttore, essa è priva della benché minima tensione, a parte che prima o poi i due finiscono ricoverati per collasso da malnutrizione. E che diamine, nella terra delle soppressate, i due vanno avanti a mandarini?

 Eccetera, con ogni altra facile ironia.

 Ora corre voce che vogliano girare “Muccino Due, la Vendetta”, sempre con Muccino, sempre con arance, più qualche casuale immagine di monumenti di cui Muccino, suppongo, nulla sa, e non si è impegnato a studiare, per quanto ne sappiamo noi. Ma che ne volete, da Muccino, di un’area archeologica, di un castello, di una cattedrale? Il suo è un mondo di bar periferici e passeggiate scolastiche, altro che Magna Grecia o Tommaso Campanella.

 Corollario. Ammesso che lunedì 28 inizio le riprese del secondo tentativo sbagliato, se tutto va bene il filmetto sarebbe pronto in autunno. Per l’estate 2021, non è pronto né Muccino né qualsiasi altra cosa. Tanto, i bagnanti arrivano da soli, quei pochi giorni di agosto. E figuratevi se gliene importa a qualcuno di loro della storia antica e di tutte le altre attrattive che un vero turista cerca: bagnanti, sono.

Ulderico Nisticò