Nasce il governo Draghi, il Movimento politico “Italia Plurale” ritiene che ci siano da affrontare alcune questioni impellenti


Dopo il giuramento ed il primo consiglio dei ministri di ieri il premier Draghi e la sua squadra di ministri sono al lavoro sui prossimi dossier da affrontare dal fronte sanitario a quello economico. Nella prima riunione dell’esecutivo, Draghi ha fatto un appello ai ministri: ”Lavoriamo insieme per far ripartire il Paese”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che innanzitutto bisogna affrontare con successo l’emergenza sanitaria, con una forte campagna di vaccinazione, e al tempo stesso dare basi concrete con il Recovery plan, grazie ad un rilancio dell’economia: questa deve essere la mission possible del governo diretto da Mario Draghi, in un momento critico per il Paese. Nel suo discorso sulla fiducia alle Camere, il presidente del Consiglio dovrà indicare la strada da percorrere, individuando le priorità.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” crede che la questione sull’europeismo debba essere l’elemento basilare del nuovo governo, a partire: dalla politica di bilancio fino al Next Generation EU.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” è del parere che la prima cosa da mettere in agenda per il nuovo governo sia “coesione sociale”, che possa permettere una reale integrazione fra i differenti strati sociali ed i differenti settori del nostro Paese; ma non vanno dimenticate anche altre questioni che in quest’ultimo anno – e non solo – hanno finito per gravare fortemente all’interno della società italiana: questione sanitaria, economica, sociale, educativa e culturale.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” considera opportuno non sottovalutare la scuola, che è una questione problematica ma centrale, al contempo turismo e cultura sono due settori in assillo, ma da riprendere e rilanciare. C’è poi, ovviamente, il Recovery plan, che dovrebbe concedere più fondi e più investimenti alla sanità, con criteri più celeri, in sostanza va attuata una politica a due sponde: quella delle misure immediate ed a corto periodo e quella delle misure di più ampio respiro ed a lungo periodo. Come esposto dallo stesso Draghi ad agosto al Meeting di Rimini, “Il debito sottoscritto per la ricostruzione potrà essere “buono” se usato a fini produttivi, se sarà improduttivo sarà una zavorra sul futuro”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” reputa che altra questione da tenere in evidenza è la “sostenibilità ambientale”, anche nella produzione di nuovi posti di lavoro, e l’innovazione tecnologica, due fattori adibiti ad indirizzare le decisioni chiave del nostro Paese, ed a consentire la ripresa degli investimenti, per far ripartire l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Altre questioni importanti sono la riforma del fisco in senso progressivo, la riforma della pubblica amministrazione e la riforma della giustizia.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” confida che il governo debba considerare il blocco dei licenziamenti, come sostenuto anche dai sindacati, la tutela dei posti di lavoro va condotta fino a quando non sarà attuata una riforma degli ammortizzatori sociali, che possa permettere di riscrivere i termini e le modalità di una nuova politica del lavoro.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” auspica che il governo Draghi possa realmente consentire un rilancio socio – economico – politico del nostro Paese e che questo “melting pot” presente nel governo – ossia ministri tecnici e politici – non finisca per costituire una “zavorra” alle urgenze sanitarie, economiche, sociali, educative, culturali, e non solo, attualmente presenti nella società italiana.