‘Ndrangheta – Bomba per faida, condanne in appello


martelletto4Sono stati condannati a 8 anni di reclusione a testa dalla Corte d’Appello di Catanzaro Rinaldo Loielo, 25 anni, di Ariola di Gerocarne, e Filippo Pagano, 25 anni, di Soriano Calabro, centri del Vibonese, per la detenzione di un potente ordigno esplosivo pesante oltre due chili che doveva servire per far saltare in aria un esponente del clan avversario. I due giovani in primo grado, al termine del processo con rito abbreviato, erano stati condannati a 5 anni di reclusione ciascuno. I giudici di secondo grado hanno invece aumentate le pene di 3 anni a testa portando le condanne ad 8 anni di carcere ciascuno. La bomba era stata trovata dalla polizia nell’auto con a bordo i due giovani che erano stati fermati nei pressi di Rosarno. L’ordigno sarebbe stato ceduto a Loielo dal boss di Limbadi Pantaleone Mancuso, 55 anni, detto “Scarpuni”, che è stato condannato a 6 anni e 8 mesi in un separato processo. Rinaldo Loielo è figlio del boss Giuseppe Loielo, ucciso nella “Strage di Ariola” nel 2012.


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