Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito arresti domiciliari per 3 persone e sequestrato 718.426,25 euro nei confronti di 151 soggetti indagati per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato, falso, sostituzione di persona e accesso abusivo a sistemi informatici. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura.
L’indagine, avviata nel 2019 grazie a una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, ha rivelato un’organizzazione criminale dedita a frodi fiscali su vasta scala.
Gli indagati, tramite il furto di credenziali o la collaborazione di pubblici ufficiali infedeli, alteravano dichiarazioni fiscali e richiedevano rimborsi IRPEF indebiti.
La truffa coinvolgeva cittadini ignari o compiacenti, tra cui membri di associazioni locali e dipendenti pubblici e privati.
Il sistema fraudolento, che operava principalmente in Calabria, utilizzava centri fittizi e operatori inesistenti per presentare dichiarazioni false.
Per ridurre il rischio di controllo, i rimborsi venivano mantenuti sotto i 4.000 euro. L’organizzazione aveva legami anche con alcune cosche di ‘ndrangheta, che ricevevano il 40% dei rimborsi indebitamente ottenuti.
Sono stati identificati oltre 1.200 modelli fiscali fraudolenti che hanno portato a rimborsi illeciti per un totale di oltre 718.000 euro. Le indagini sono ancora in corso e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo dopo una sentenza definitiva.