Nelle bibite con succo di frutta c’è chi indica l’origine e chi prova ad ingannare i consumatori


La Calabria fa tendenza e gusto. La cedrata più famosa “Tassoni”, lodata da Mina, sceglie di indicare nella bibita, l’origine del prodotto agricolo varietà “Diamante- Calabria”. Lo pubblicizza in lungo e largo dando un indubbio valore all’agricoltura calabrese. Questo marchio, capendo il valore dell’origine, apre prospettive importanti per le nostre produzioni uniche, in questo caso il cedro, che caratterizzano territori, paesaggi e popolazioni quali quelle della costiera dei cedri.

“Ma nel mentre c’è chi fa questa chiara scelta, – informa Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – la più conosciuta aranciata prodotta dalla multinazionale Coca-Cola, la Fanta per intenderci, per evitare di adeguarsi alla normativa italiana che prevede dal 6 marzo u.s. l’utilizzo del 20% di succo di arance nelle aranciate, fa sparire dalla bottiglia il termine aranciata ma raffigura ben evidenti il tricolore italiano. Insomma mentre altre industrie produttrici di aranciate si sono adeguate, alcune andando anche oltre il 20% di succo, la Coca-Cola guarda con alterigia l’Italia e prende le distanze. Ma come si sa arbitro del mercato è il cittadino – consumatore che è sempre di più consapevole nelle preferenze; lui sicuramente saprà scegliere con like di condivisione per chi non lo inganna e penalizzazioni per chi è poco trasparente”.


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