Una sconfitta netta, indiscutibile con oltre 25 punti di distacco. Pippo Callipo fino all’ultimo aveva sperato in una rimonta che però non si è concretizzata. Ma la sconfitta non è tanto di Callipo, imprenditore serio che ha fatto della sua azienda calabrese un modello mondiale e sceso in campo solo nell’ultimo mese, ma è del centrosinistra, punito dagli elettori per i risultati deludenti dell’ultimo quinquennio targato Oliverio, su cui hanno pesato la drammatica situazione della sanità commissariata, la mancanza di infrastrutture, l’atavico problema del lavoro e la lotta continua al precariato.
Altro colpo fatale la guerra intestina al PD con un partito commissariato e logorato da mesi di lotte e aspre critiche tra i circoli a sostegno dell’ex governatore Oliverio e il nazareno con in testa il commissario Graziano fino al passi indietro di Oliverio pochi giorni prima della presentazione delle liste.
Callipo ci ha provato, ci ha messo la faccia facendo da collante esterno, ma non è bastato e soprattutto non è riuscito nell’impresa. A tarda notte ammette la sconfitta congratulandosi con la Santelli “abbiamo visto le proiezioni e abbiamo visto che la signora Santelli praticamente è in testa abbondantemente, quindi sarà il nuovo presidente della Regione Calabria. Auguri e buon lavoro. Noi abbiamo fatto tanto, sono sceso in campo insieme agli amici del Pd, abbiamo lavorato molto, però i calabresi hanno scelto la coalizione di centrodestra, hanno scelto il partito dei conservatori, non hanno creduto e non hanno voluto una rivoluzione e un cambiamento che avevo promesso di fare. Siccome siamo una terra democratica noi accettiamo questa decisione e faremo la nostra opposizione”.