Nomi che circolano a Catanzaro


 Circolano dei nomi, e, più significativamente, cognomi di catanzaresi assunti e sistemati. Per il momento, non emerge reato; ma certe coincidenze di cognomi tutto possono sembrare tranne che casuali. Svolgiamo qualche riflessione:

– Se X, figlio di papà X e di mammà Y, ottiene un posto che non gli spetterebbe, lo sottrae, lo RUBA a chi ne avrebbe diritto.

– Chi ha diritto e si vede scavalcare dal ciuco, va a lavorare altrove; e se è bravo, porta la sua bravura altrove e la toglie, per forza, alla Calabria.

– È lecito, anzi doveroso chiedersi cosa hanno fatto papà X e mammà Y per ottenere il favore per il figlio X. Fantasticate pure.

– Se il giovanotto X aveva bisogno di raccomandazione di mammà e papà, evidentemente era un ciuco. Se il ciuco avesse dovuto affrontare un concorso vero e non truccato, sarebbe stato bocciato con ignominia. Ma il concorso…

– Si deduce che abbiamo ciuchi nel pubblico impiego, a scuola, e, ancora più pericolosi, tra i medici da cui io dovrei essere – spero mai – visitato e operato. Salireste sopra un aereo il cui pilota è notoriamente un raccomandato?

– Ovvio che non si tratta di singoli casi, ma di un sistema di scambio di favori… di ogni genere. Fantasticate pure.

– Come state notando, non s’indigna quasi nessuno, a parte me e pochissimi altri. Sarà per viltà, o per interesse? E già, se è un sistema, chissà quanti ci sono dentro, da soli o in associazione… I pochissimi che dicono qualcosa, si sfogano pigliandosela con morti di secoli o millenni fa. I morti, si sa, non reagiscono; e nemmeno fanno raccomandazioni.

– Sarà anche per tutto quanto sopra che la Calabria risulta la regione 220 su 234 d’Europa? E già, in mano ai ciuchi raccomandati…

– Applicate il concetto di raccomandazione anche alle elezioni, e scoprirete come mai la Regione Calabria conti una pessima classe politica dal 1970; e deputati e senatori calabresi pesino quanto il due di coppe con briscola a spade. In entrambi i casi, con qualche rara eccezione.

– La giustizia faccia il suo corso… speriamo!

 E nemmeno scordiamo la retata di medici e funzionari dell’altro ieri all’alba. Serve, urge una decisa reazione; solo che mancano i reazionari.

Ulderico Nisticò