Nota di Michele Drosi in risposta alle dichiarazione del consigliere provinciale Antonio Montuoro


Ebbene sì, ha ragione il consigliere Antonio Montuoro, il 31 ottobre si vota per il rinnovo degli organismi anche alla Provincia di Catanzaro. Il decreto mille proroghe varato dal Governo nella seduta del Consiglio dei ministri di martedì scorso fissa in quella data l’election day, anticipando per molti Enti in Italia la data di scadenza del mandato. Ma non è il caso della Provincia di Catanzaro: il presidente Enzo Bruno è stato eletto il 12 ottobre 2014, quindi andremo a votare due settimane dopo i tempi previsti. La Legge Delrio dà ai presidenti 90 giorni di tempo dalla data di scadenza del mandato per la convocazione dei comizi elettorali, prerogativa che il presidente stava solo valutando di esercitare. La corretta informazione è un dovere civico. E questa è la premessa di una più ampia riflessione che punta a venire in soccorso del buon Montuoro che, da quello che abbiamo avuto modo di leggere in un recente intervento, evidentemente, soffre di “negazione”. E la negazione in psicologia è un meccanismo di difesa, soprattutto nel caso di traumi. Come può essere stato quello del ‘defenestramento’ dal suo ruolo di vice sindaco del Comune di Marcellinara da parte del sindaco Vittorio Scerbo, da cui ancora non si è ripreso, forse perché non c’è chiarezza sulle ragioni politiche di una decisione determinata dalla sua inaffidabilità, e che ancora non ha digerito generandogli frustrazione. Il sindaco di Marcellinara, ricordiamo, ha votato il bilancio dell’Ente intermedio guidato dal presidente Bruno – al pari di altri 55 dei 61 colleghi presenti in sede di assemblea dei sindaci – pur non avendo la sua stessa estrazione politica, certificandone il buon operato, esattamente come ha fatto l’80 per cento dei massimi rappresentanti del territorio provinciale.

Siamo preoccupati del fatto che Montuoro scriva: “L’appuntamento elettorale riveste un’importanza strategica per il centrodestra perché consentirà di garantire l’adeguamento dell’ente intermedio al nuovo colore politico delle amministrazioni locali catanzaresi”. Quindi, le elezioni provinciali diventano una occasione da non perdere per dare sfogo alla disperazione famelica del centrodestra che aspira a ‘riprendersi’ Palazzo di Vetro? E’ semplicemente un ricorsa alle poltrone senza un ‘appoggio’ progettuale degno di nota? Per dirla come Claudio Tito, autorevole opinionista di ‘La Repubblica’, ci sembra che Montuoro esprima al meglio l’essenza della partita che il centrodestra si avvia a giocare: una ‘voglia di potere che si confonde con una sorta di vendetta sociale’. Tutto questo è davvero molto triste, per il territorio e per le nostre comunità.

In questi anni difficili, a causa della costante carenza di risorse e della confusione normativa e organizzativa determinata dalla riforma incompiuta degli Enti locali, il presidente Bruno, con il sostegno dei consiglieri provinciali, ha profuso sforzi enormi (e gratuiti visto che per esercitare il proprio mandato amministrativo non è stata percepita alcuna indennità). La Provincia di Catanzaro, sotto la guida sapiente e dinamica del presidente Bruno, ha continuato a garantire la qualità dei servizi, prima di tutto nei settori affidati all’Ente, vale a dire edilizia scolastica e viabilità da cui dipende la sicurezza dei cittadini – nel rapporto diretto con il territorio rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali. Non solo: il presidente Bruno è stato indicato dai colleghi delle altre Province quale presidente dell’Unione delle Province calabresi che ha ben rappresentato entrando anche nel direttivo nazionale. Dovremmo ricordarlo con orgoglio perché ha portato la voce della Calabria con autorevolezza e conquistando grande rispetto.

Non è stato facile amministrare in questi anni: il presidente Bruno, con impegno e abnegazione, è riuscito ad affrontare assieme al Consiglio questo delicato momento di trasformazione, proprio grazie allo spirito di collaborazione istituzionale intrapreso con grande responsabilità. Una proficua collegialità che in avvio di consiliatura aveva visto coinvolto con grande partecipazione lo stesso Montuoro, che si era visto affidato dal presidente Bruno la delega al Lavoro, formazione professionale e Politiche sociali. E la sindrome della negazione fa dimenticare anche questo.

Quando auspica il ritorno del centrodestra al comando, Montuoro si ispira nei fatti al buon governo del centrosinistra che in questi anni ha visto il presidente Bruno visitare in lungo e in largo tutto il territorio provinciale, raccogliendo le istanze e guardando ai bisogni senza favoritismi di appartenenza: ha dato voce e diritto di cittadinanza a tutti, anche a quei comuni che troppo spesso si sono sentiti periferia dell’impero. E tutto questo senza tralasciare le prerogative del Capoluogo di Regione che, pur essendo uno degli 80 Comuni della Provincia, è stato attenzionato e non solo dal punto di vista infrastrutturale. Dal punto di vista della difesa delle funzioni direzionali, si può citare la più recente battaglia per la difesa della sede delle Agenzie delle Dogane dalle rivendicazioni del Comune di Reggio Calabria. Nel mondo alla rovescia di Montuoro il centrodestra, quindi, sarà chiamato a fare quello che il centrosinistra ha già fatto, tra mille sacrifici e resistenze.

Se il centrodestra dovesse vincere, lo farà con la forza di un governo a trazione leghista che punta sulla ridefinizione di un quadro ordinamentale certo, e uno stabile assetto funzionale delle Province. Solo che non crediamo lo farà con un occhio di riguardo per la Calabria, ma questa è un’altra storia. L’auspicio è che in questa campagna elettorale si parli di programmi e di proposte per imbullonare l’assetto di un Ente intermedio anello fondamentale nella catena della sussidiarietà. Magari visto il buon operato dell’Amministrazione Bruno che tante opere ha completato, tante altre ha avviato, non si butti il bambino con tutta l’acqua sporca. E soprattutto che l’acqua non si avveleni, che già ci basta la legionella di Bresso.

Michele Drosi
Presidente Assemblea provinciale PD di Catanzaro
Già sindaco di Satriano


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