Omicidio a Montauro, Mario Riccelli condannato a trent’anni


Trent’anni di reclusione: questa la pena inflitta dal gup di Catanzaro nel processo con rito abbreviato a carico di Mario Riccelli (65 anni), accusato di essere l’autore dell’omicidio di Antonio Ranieri, 79enne il cui cadavere fu ritrovato a fine marzo dell’anno scorso nei pressi del suo podere, in località Conca, nel comune di Montauro.

Assolto nello stesso processo Roberto Riccelli che era accusato invece di favoreggiamento. Il giudice per le udienze preliminari Matteo Ferrante ha disposto anche una provvisionale di 100mila euro per le parti civili.

Mario Riccelli venne fermato il giorno dopo la scoperta del corpo della vittima. Le investigazioni – condotte dai militari di Gasperina e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro – avevano ricostruito allora le fasi dell’omicidio ed anche il possibile movente che – sempre secondo gli inquirenti – sarebbe riconducibile a dei futili motivi.

La tesi era infatti che Riccelli fosse irritato da delle continue richieste di Ranieri affinché pagasse un affitto. Durante la discussione avrebbe estratto una pistola Beretta detenuta legalmente esplodendo contro il 79enne tre colpi che lo attinsero mortalmente alla testa.

Dopo il fatto, poi, avrebbe cercato di inquinare la scena del crimine e depistare le indagini impossessandosi del cellulare e del portadocumenti della vittima simulando una rapina.

Durante il fermo dell’uomo i militari perquisirono l’auto e la casa del 65enne, ritrovando l’arma che era nascosta nel materasso della camera da letto, ma anche il cellulare di Ranieri, nascosto invece nel vano batteria della Fiat Uno di Riccelli.

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