Omicidio in spiaggia a Soverato, sentenza di ergastolo per il presunto killer


 La Corte di Assise appello bis ha sentenziato l’ergastolo per Antonio Pantaleone Gullà (in primo grado era stato condannato a 30 anni di carcere) che il 22 agosto del 2010, sulla spiaggia di Soverato, aveva ucciso davanti a moglie e figlio Ferdinando Rombolà.

La sentenza è arrivata dopo la decisione della Corte di Cassazione di annullare con rinvio la decisione dei giudici di secondo grado per l’imputato rispedendo gli atti a Catanzaro per un nuovo processo. Ed era stata la Procura generale a volere una condanna più pesante per l’esecutore materiale del delitto appellandosi alla Suprema Corte. Per Gullà ieri è arrivata la conferma della sentenza al carcere a vita.

Stessa sorte per Fiorito Procopio e Michele Lentini, ritenuti i mandanti dell’omicidio, la cui sentenza all’ergastolo è già diventata definitiva. La Corte di Cassazione ha confermato nei loro confronti quanto sentenziato il 23 giugno 2021 dalla Corte di assise appello di Catanzaro.

Un omicidio programmato, quello di Rombolà, pianificato per vendetta e che ha consentito alla Dda di Catanzaro di ricostruire una catena di sangue che parte dal 2008, quando il clan del Soveratese Sia-Procopio-Tripodi venne dimezzato grazie anche all’operazione antimafia “Show down”.