L’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma lo scorso ottobre con un colpo di pistola alla testa, si arricchisce di particolari. Ora spuntano le registrazioni di alcune conversazioni telefoniche che potrebbero fare maggiore chiarezza sulla morte del giovane. Dalle intercettazioni fatte sul cellulare di Anastasiya emerge che i rapporti tra la ragazza e la famiglia della vittima erano pessimi. Il dato emerge da una informativa dei carabinieri depositata dalla Procura al tribunale del Riesame.
Nel documento vengono citate alcune intercettazioni telefoniche in cui la baby sitter non risparmia giudizi pesanti nei confronti di Concetta Galati, madre del personal trainer. In una intercettazione del 3 novembre scorso, definita dai carabinieri “di nessun interesse per le indagini” si evidenziano “i degenerati rapporti”.
Anastasiya, parlando con una amica, afferma: “Io ho scritto al fratello (di Luca ndr) tutti questi giorni, non mi ha mai risposto”. “Nella lunga conversazione – si legge nell’informativa – appare evidente che la ragazza prova un forte astio verso tutti i familiari di Luca”. Riferendosi alla madre dice: “quella c’ha una famiglia piena di calabresi ignoranti, non si sa da dove vengono. Non ha mai lavorato, non ha mai fatto nulla lei i è ‘na cozza, ‘na botte.
La reazione della madre di Luca agli insulti di Anastasiya non si è fatta attendere. La donna ha replicato affidando una brevissima, ma pesantissima, dichiarazione ai suoi avvocati: “L’unica cosa che realmente ci interessa è che tutti i responsabili della morte di Luca paghino il loro conto con la giustizia”. Facendo sottintendere che Anastasiya, nell’omicidio del figlio , un ruolo lo abbia avuto.