ONU ed EU fanno tappezzeria


“Fa tappezzeria” – se lo ricorderanno quelli della mia età – si diceva di una ragazza che, durante le festicciole da ballo, non la invitava nessuno: e non solo e non tanto perché magari bruttina, ma perché insignificante, insipida, priva di fascino. E restava seduta contro il muro… tappezzeria.

Sono tappezzeria, nel 2025, l’Europa (dis)Unita e L’ONU. Questa è in mano a un signor Carneade “chi era costui”, Guterres; quella, a Ursula, la quale parla ogni due o tre mesi, poi cade nel sonno di Endimione per non dire, più esattamente, di Aligi, settecent’anni.

Estemporaneamente si fanno vivi i sedicenti “volenterosi” che vanno dicendo di aiutare l’Ucraina; in realtà s’incontrano, si sorridono e si danno appuntamento alla prossima festa da ballo… dove faranno tappezzeria.

Quanto alla guerra in Palestina, il silenzio di EU e ONU è stato pari a una conversazione di pesci con le tartarughe.

Trump, ovvio, è più potente di ONU ed EU. Ma lo erano anche Biden, Obama eccetera; e non per questo hanno ottenuto mai niente. Perché la potenza (da “posso”) esiste solo se diventa atto (da “agire”). Trump ha potenza e la mette in atto. Come fa? Utilizza ogni strumento: dazi, armi, emissari con i baffi. EU ed ONU nemmeno ci provano.

Trump ha scelto l’equidistanza, cosa che per un presidente USA è cosa inedita, se pensiamo alla politica statunitense nei confronti di Israele. Ha messo il vero all’annessione della Cisgiordania, e veto è stato.

Si chiama politica; e invece “cum parole non si mantengono gli Stati”, insegna il Machiavelli; e nemmeno si fa e si conserva la pace.

Buona tappezzeria, ONU ed Europa.

Ulderico Nisticò