Papa Leone XIV, un Papa politicamente di centro


Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, è stato recentemente eletto e il suo orientamento politico continua a suscitare dibattiti. Sul piano sociale e ambientale, sembra raccogliere l’eredità di Papa Francesco, promuovendo l’ecologia e l’accoglienza dei migranti. Il pontificato di Francesco, segnato dalla Laudato si’ e dal suo impegno per l’integrazione, ha lasciato un’impronta indelebile nella Chiesa, riaffermando la custodia del Pianeta e la solidarietà verso i più vulnerabili.

Francesco ha anche dimostrato una grande apertura verso le persone con orientamento omosessuale. Celebre la sua frase del 28 luglio 2013: “Chi sono io per giudicare un gay”, così come il suo commento del gennaio 2023: “Essere omosessuali non è un crimine”.
Tuttavia, Papa Leone XIV ha espresso posizioni più tradizionali su temi legati alla famiglia e ai diritti civili, ribadendo che l’unione tra uomo e donna è il fondamento della famiglia.

Anche su questioni come l’aborto e l’eutanasia, sembra allinearsi pienamente alla dottrina della Chiesa, delineando un profilo più conservatore rispetto al suo predecessore.
La sua esperienza missionaria in Perù e il suo impegno per la giustizia sociale lo rendono una figura complessa, difficile da classificare rigidamente secondo le categorie politiche di destra e sinistra. Il suo pontificato sembra concentrarsi su temi di giustizia e misericordia, con un forte richiamo alla dottrina sociale della Chiesa.

La sua formazione agostiniana lo porta a valorizzare la dimensione interiore e spirituale, cercando un equilibrio tra progresso economico e giustizia sociale.

Nel suo primo discorso, ha posto l’accento sulla pace, il dialogo e la continuità con il pontificato di Francesco, ponendo al centro la carità e la solidarietà. Questa impostazione suggerisce un orientamento “di centro”, un equilibrio tra diverse prospettive, senza aderire a schieramenti politici netti. Il suo approccio sembra mirato a unire piuttosto che dividere, promuovendo valori universali e una visione inclusiva della Chiesa.

Paolo Marraffa