“pArmanentemente” una serie di proposte socio-culturali ed economiche per la città di Parma.


Caro Tito, tu sai che non ci dormo tanto, pure di notte. Le idee mi destano. Stamattina sono stato svegliato dalle idee che, in estrema sintesi, sono contenute nella lettera che ti allego e che ho appena inviato al Sindaco della Città di Parma, Federico Pizzarotti, nonché al vice-sindaco Marco Bosi e agli assessori Michele Alinovi, Tiziana Benassi, Cristiano Casa, Marco Ferretti, Michele Guerra, Nicoletta Lia Rosa Paci, Ines Siletti, Laura Rossi, ma anche alla Segretaria generale dottoressa Anna Messina. E, poi, a parte anche all’ufficio del turismo, all’archivio storico e ad altri siti socio-culturali della Città parmense.

Mentre mi svegliavo, la mia mente giocava con il nome di “Parma” coniando il “neologismo” di “pArmanentemente” per significare “permanentemente”. Uno slogan che potrebbe essere utilizzato da questa Città, cui mi legano pure affetti inter-familiari e giornalistici, oltre che sentimenti di grande stima e particolare ammirazione.

Non è la prima volta che ci gioco con una Aall’interno di una parola. Nel 1988 ci ho giocato con la A di Agnone, cAmpana, bAdolato,soverAto, cAlabriA,  ecc. rappresentandola come una campana ed un occhio e, per questo, chiamandola “campanocchio” … un marchio che ho registrato al Ministero dell’Industria, con la grafica di Nevio De Zolt (artista veneto in quegli anni operante a Roma) e con l’esecuzione pantografica di Angela Maida con studio a Soverato. Tale idea del “campanocchio” è stata usata pure dalla Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone del Molise per il suo logo-marchio aziendale.

Che dirti?… Adesso speriamo che l’Amministrazione comunale di Parma mi dia un cenno di riscontro (speriamo positivo o almeno interlocutorio).

Ti terrò aggiornato. Intanto ti ringrazio per l’ospitalità riservata a questa “Lettera n. 372”. Arrivederci alla prossima “n. 373”. Fraterni saluti,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)