Paura nel Golfo di Taranto: scomparsi tre pescatori, ricerche estese fino alle Coste Calabresi


Ore di angoscia e apprensione nel Golfo di Taranto, dove da ieri sera si sono perse le tracce di tre pescatori imbarcati su un piccolo peschereccio. Le ricerche, iniziate immediatamente, sono state estese nelle ultime ore fino a comprendere ampi tratti delle coste calabresi, a testimonianza della crescente preoccupazione per la sorte dei dispersi.

L’allarme è scattato intorno alle 22:00 di ieri, domenica 29 giugno, quando i familiari dei tre uomini – identificati come Luigi Rossi (55 anni), Antonio Bianchi (48 anni) e Marco Verdi (32 anni), tutti residenti a Taranto e con anni di esperienza in mare – non li hanno visti rientrare come previsto. Il loro natante, un’imbarcazione di circa 8 metri denominata “Nereide”, era salpato in mattinata dal porto di Taranto per una battuta di pesca di routine.

Le condizioni meteorologiche nel Golfo di Taranto nella giornata di ieri erano descritte come buone al momento della partenza, ma un repentino peggioramento nel tardo pomeriggio, con un inatteso rinforzo del vento e un aumento del moto ondoso, potrebbe aver messo in difficoltà l’imbarcazione. Tuttavia, al momento non vi sono conferme su una correlazione diretta tra il maltempo e la scomparsa.

La Guardia Costiera di Taranto ha immediatamente attivato il piano di ricerca e soccorso, impiegando motovedette e mezzi aerei. Nelle prime ore, le operazioni si sono concentrate nel tratto di mare antistante le coste tarantine e le zone abitualmente frequentate dai pescatori.

Tuttavia, il mancato ritrovamento di qualsiasi traccia della “Nereide” o dei suoi occupanti ha spinto le autorità a un ampliamento significativo dell’area di ricerca.

“Stiamo impiegando tutte le risorse disponibili”, ha dichiarato in mattinata il Comandante della Capitaneria di Porto di Taranto, Capitano di Vascello Mario Greco.

“Le ricerche sono state estese verso sud-est, fino a includere le acque territoriali antistanti le coste della Calabria settentrionale, in particolare il litorale ionico tra Crotone e Sibari. Abbiamo diramato l’allerta a tutte le unità navali in transito e stiamo collaborando strettamente con le Capitanerie di Porto di Crotone, Corigliano Calabro e Reggio Calabria.”

Anche mezzi aerei, tra cui elicotteri dell’Aeronautica Militare e della Guardia Costiera, stanno sorvolando l’area con la speranza di avvistare qualcosa. A terra, le forze dell’ordine e la Protezione Civile stanno monitorando le coste, mentre la comunità di pescatori di Taranto si è stretta attorno alle famiglie dei dispersi, offrendo il proprio supporto e la propria conoscenza del mare.

La speranza di ritrovare i tre pescatori in vita diminuisce con il passare delle ore, ma le operazioni di ricerca proseguiranno incessantemente per tutta la giornata di oggi e, se necessario, anche nei prossimi giorni. La comunità locale è in ansia, con il fiato sospeso, pregando per un esito positivo di questa drammatica vicenda che ha gettato un’ombra di paura sul Golfo di Taranto.