Pedalando pedalando, mi piace dare un’occhiata; e leggo tanti, tanti cartelli AFFITTASI. Affittasi significa offerta, rigorosamente in nero ma offerta, di dare a pigione un appartamento; e siccome siamo al 9 di luglio, i cartelli attestano che gli appartamenti non sono stati affittati. Del resto, oggi, domenica mattina, contavo a occhio numerose decine di parcheggi vuoti. Ieri sera, dicono, c’era gente: ebbene, se la gente c’è di sabato e non domenica mattina, ciò non è turismo, è flusso.
È ben noto come io la pensi sugli appartamenti in nero. Essi:
1. Sono illegali anche sul piano dell’ordine pubblico;
2. Sono evasione fiscale a cielo aperto;
3. Sono la causa prima del degrado di qualità del turismo a Soverato.
Ciò ribadito, sta succedendo da anni che anche questi appartamenti illegali, in nero e degradanti mostrano malinconici e inutili cartelli di supplica AFFITTASI. Il motivo è che il turismo balneare è profondamente cambiato dagli anni 1960, e un mese al mare non lo fa più nessuno. Si aggiunga che gli appartamenti degli anni 1960-80, poco o nulla ammodernati, malamente dotati, non interessano più a nessuno.
Sarebbe ora di affrontare la questione, nel seguente modo:
– Controllo di ordine pubblico; specie di questi tempi…
– Controllo fiscale.
Entrambe queste operazioni devono mirare a scoraggiare il mercato nero, e costringere i proprietari a uscire allo scoperto:
– Affittare solo tramite agenzia;
– Affittare anche a settimana o decina: so di qualcuno che, intelligentemente, lo sta facendo;
– Affittare e dichiarare;
– Affittare solo dopo aver reso decente l’appartamento.
Ora vi faccio ridere. L’ultima volta che mi sono espresso, un’agenzia mi fece sapere che era d’accordo; un’altra addirittura mi fissò appuntamento per un caffè e parlarne meglio. Il caffè promessomi è ancora sulla pianta, verde, non tostato, non macinato, non filtrato.
Ovvio che le agenzie si sono o sono state spaventate dalla novità.
Ulderico Nisticò